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Case di riposo: il punto della situazione e le proposte per una ripartenza

CRONACA - 28 05 2020 - Redazione

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/elio moretti

Un momento di ascolto da parte della Provincia. Questo lo scopo dell’incontro di ieri, svoltosi in videoconferenza, voluto dal Presidente Moretti che ha invitato gli amministratori delle case di riposo del territorio e i Sindaci dei Comuni in cui hanno sede.

Molto partecipato. E stata l’occasione per un confronto tra le diverse realtà della valle che hanno rappresentato l’esperienza della gestione della pandemia in corso.

 

Tanti gli elementi comuni emersi: le difficoltà dovute alla non conoscenza degli effetti del virus, l’inadeguatezza degli spazi, spesso in strutture vetuste, la carenza iniziale di dispositivi di sicurezza e di esami diagnostici, il difficile reperimento del personale, nonché le pesanti conseguenze che, inevitabilmente, si ripercuotono sui bilanci delle case di riposo.

Non solo aspetti difficili ma anche aspetti di grande umanità hanno caratterizzato le singole realtà.

Personale molto professionale che ha prestato servizio con molta passione al punto da scegliere, in taluni casi, di non far rientro alla propria abitazione per salvaguardare gli ospiti.

Turni infiniti, medici, infermieri ed operatori chiamati non solo a svolgere le proprie mansioni, ma anche ad essere gli unici punti di riferimento degli ospiti che, in questa situazione, si sono trovati lontani dai propri cari.

 

Alla luce di quanto avvenuto in questi mesi i partecipanti hanno condiviso alcune necessità e proposte per il futuro: l’esigenza di “fare rete”, di confronto, di condividere esperienze e modalità di operare, valutando anche il ripristino dell’associazione delle case di riposo; un sempre più ampio rapporto di collaborazione con ATS a cui chiedere, tra le cose prioritarie, l’attivazione di una continuità assistenziale sul territorio; l’individuazione di un’unica struttura di “comunità” da adibire a soggetti COVID che non necessitano di ospedalizzazione; la conoscenza della fase di riapertura delle strutture a nuovi ospiti e ai familiari dei presenti, nonchè di precisi protocolli da adottare per la gestione futura; l’attivazione di nuovi corsi professionali per operatori ASA e OS; una maggiore facilità nel reperimento del personale sanitario.

 

Dal Presidente della Provincia di Sondrio Elio Moretti sono giunte a fine incontro importanti rassicurazioni: “Nonostante l’assenza di competenze della Provincia in tema di sanità, la disponibilità ad intervenire per mettere in campo azioni di supporto ai diversi settori è sempre assicurata. Per far fonte alle immediate necessità di liquidità mi sono già attivato con Regione Lombardia per verificare se è possibile utilizzare le somme derivanti dalla recente legge regionale in materia di energia elettrica, pensando ad un versamento in acconto a partire già da quest’anno. Su questo aspetto sono fiducioso.

Per interventi di medio e lungo termine ho lanciato la proposta di un “patto sociale” con gli interlocutori al fine di fare una sintesi delle necessità economiche. Un patto di reciproca fiducia e di onestà nella consapevolezza che tutto non si può ottenere. Ho chiesto loro di indicare l’entità finanziaria – in parte capitale - “strettamente necessaria” per consentire di gestire un eventuale ritorno della diffusione del contagio.

Sulla base del quadro che ne uscirà - ha concluso - saranno valutati i possibili spazi di azione. Anche da questo punto di vista sono certo che sarà fatto un buon lavoro da parte di tutti. Riusciremo a fare sintesi e a trovare una comune azione da intraprendere. Le ottime premesse si sono evidenziate nell’incontro odierno. Sono molto soddisfatto del clima che si è creato e dello spirito di leale collaborazione.”

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