MENU

Carcere Sondrio: "Azzerare il sovraffollamento e attivare il Consiglio di Aiuto Sociale”

CRONACA - 03 01 2022 - Partito Radicale

CONDIVIDI

/Carcere Sondrio
@Ministero della Giustizia

Carcere di Sondrio. Essenziale assicurare il Direttore e l’Educatrice, azzerare il sovraffollamento e attivare il “Consiglio di Aiuto Sociale

Malgrado l’impegno e la dedizione del personale della polizia penitenziaria, attestato anche nella relazione 2021 del Garante dott.ssa Orit Liss, la Casa Circondariale di Sondrio vive la difficile situazione conseguente alle gravi carenze di organico (meno 30%) ed al contestuale sovraffollamento di detenuti (pari al 142%), che la pongono a buon diritto tra le 100 carceri italiane gravemente sovraffollate (su un totale di 189 istituti).

 

La scheda ministeriale sul Carcere, aggiornata al 2 dicembre u.s., evidenzia la mancanza di 1 agente e di 11 amministrativi e, ancora più grave, la mancanza da lungo tempo di un Direttore fisso e dell’unica Educatrice prevista in pianta organica (cui si sopperisce con un direttore reggente ed una educatrice supplente, entrambi presenti, secondo la relazione del Garante, n. 2 gg/mese) con grave nocumento alla possibilità di assolvere ai propri compiti istituzionali e particolarmente di realizzare quei percorsi educativi, riabilitativi e di reinserimento sociale che, soli, consentono di abbattere la recidiva.

 

Questa, secondo un indagine del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, passerebbe dal 70% al 30% mediante l’adozione delle misure alternative e addirittura all’ 1% quando vanno a buon fine progetti mirati all’inserimento lavorativo del detenuto.

Si ricorda che la stessa relazione del Garante richiamava, quale grave criticità, l’assenza dell’educatrice, per il ruolo decisivo che tale figura riveste.

Il Partito Radicale rivolge inoltre un pressante invito al Presidente del Tribunale di Sondrio, istituzione competente per territorio, per l’attivazione del “Consiglio di Aiuto Sociale” che, dopo la riforma penitenziaria del 1975 risulterebbe costituito ma mai attivato (nella maggior parte dei Tribunali italiani capoluoghi di Circondario i “Consigli” non risultano neppure costituiti e sono pochissimi quelli effettivamente operativi).

 

I “Consigli di aiuto sociale” prevedono una sorta di “tavolo di concertazione” tra Magistratura, Direttore del Carcere, enti locali, associazioni di categoria e di volontariato, autorità sanitarie e dell’Ufficio Provinciale del Lavoro, ed hanno compiti di assistenza penitenziaria e post-penitenziaria con finalità di aiuto nelle relazioni famigliari e di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, nonché attività di soccorso e assistenza alle vittime del reato.

 

Si auspica l’attivazione del Comune di Sondrio per superare le carenze evidenziate con il presupposto di considerare la comunità carceraria come parte integrante della propria comunità e farsene debitamente carico.

 

Riteniamo altresì doveroso da parte del Comune di Sondrio, avviare una riflessione sull’ipotesi di una nuova struttura a custodia attenuata con spazi e numeri più adeguati, in sostituzione dell’attuale Casa Circondariale, costruita nel 1908 che, come dichiarava l’Associazione “Antigone” “anche per la carenza di spazi, pregiudica in partenza la possibilità di avviare quelle attività riabilitative e/o lavorative e/o di svago che per definizione necessitano di spazi abbastanza ampi”.

 

Si evidenzia inoltre che il “Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito”, con l’Associazione radicale “Nessuno Tocchi Caino” è impegnato nella richiesta di superare lo stato di illegalità delle carceri, a partire dalla riduzione del sovraffollamento mediante la misura della “liberazione speciale anticipata di 75 gg ogni semestre”, unico strumento efficace nel breve periodo per contrastare un regime di pene inumane e degradanti e rientrare in un quadro di rispetto della legalità e dei regolamenti.

 

Al sovraffollamento, che costituisce pena afflittiva aggiuntiva a quella legalmente inflitta e che moltiplica esponenzialmente le carenze e le criticità già presenti nelle carceri, si aggiungono le privazioni, le limitazioni, le sospensioni di attività e progetti conseguenti alla pandemia Covid, che ulteriormente aggravano il quadro già tragico del pianeta carcere di cui i 54 suicidi del 2021 rappresentano la punta dell’iceberg di una sofferenza profonda e diffusa.

 

Per il Partito Radicale 

Giuliano Ghilotti

Mariolina Nobili

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI