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C’è posto per tutti, le famiglie affidatarie in provincia di Sondrio

CRONACA - 04 10 2018 - Servizio Affidi Provinciale

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Per un bambino la libertà più grande è quella di poter vivere in una casa che sappia offrire un ambiente accogliente, idoneo alla sua crescita, che sappia riconoscere e tutelare i suoi bisogni affettivi ed educativi. Offrire accoglienza all’interno della propria famiglia diventando famiglia affidataria può rappresentare per bambini e ragazzi un’opportunità unica di cambiamento e riparazione. Allo stesso tempo per la famiglia accogliente è un’occasione molto grande di arricchimento e crescita personale. Nella nostra provincia il Servizio Affidi Provinciale è gestito dal 2010 dalla Cooperativa Sociale Ippogrifo in collaborazione con i cinque Uffici di Piano dei cinque distretti territoriali. Si occupa di conoscere le famiglie affidatarie, offrire loro supporto e formazione, raccogliere le richieste dei minori in difficoltà ed effettuare l'abbinamento più idoneo tra famiglia affidataria e minore, tenendo conto delle esigenze di entrambi e in collaborazione col servizio sociale di riferimento del minore.

 

L'affido familiare, regolato dalla Legge 28 marzo 2001 n. 149, è un intervento di aiuto e di sostegno ad un minore temporaneamente privo di "un ambiente familiare idoneo alla crescita". Ne hanno diritto minori appartenenti a famiglie che per vari motivi (malattia, carcerazione, difficoltà educative e/o genitoriali, violenza fisica e/o psicologica ecc.) non riescono a prendersi temporaneamente cura dei figli. A differenza dell'adozione, nell'affido il minore non entra a far parte definitivamente del nucleo familiare, ma condivide con la famiglia affidataria un periodo della propria vita.

 

Tutti possono diventare affidatari, purché maggiorenni: coppie sposate, conviventi, persone singole, con o senza figli, senza limiti di età. Le famiglie che il Servizio Affidi conosce sono molto eterogenee tra loro, sia per composizione che per motivazione. In tutte le famiglie si riscontra il desiderio di occuparsi di un minore e di sentirsi in qualche modo genitori e responsabili per la crescita e il benessere di un bambino, spendendo la propria genitorialità in senso più ampio rispetto a quello prettamente biologico. Chi si avvicina all’affido riconosce più o meno consapevolmente che si può essere genitori in diversi modi, uno dei quali è quello di essere affidatari, ossia genitori ai quali viene chiesto di condividere la genitorialità e la responsabilità del minore con i genitori biologici.

 

Dal 2010 ad oggi, le famiglie che il Servizio Affidi Provinciale ha incontrato sono 133. In particolare, da gennaio a giugno 2018 abbiamo conosciuto 10 nuove famiglie, delle quali due residenti nel distretto di Sondrio, una nel distretto di Tirano, cinque nel distretto di Morbegno, una nel distretto di Chiavenna e una nel distretto di Bormio. Le famiglie affidatarie si impegnano ad accogliere nella propria casa il minore, a provvedere al suo mantenimento, alla sua educazione ed istruzione, a favorire il reinserimento del minore nella famiglia di origine e a collaborare con i servizi sociali per la buona riuscita del progetto di affido, che è temporaneo e ha una durata che viene stabilita di volta in volta a seconda del progetto. L’affido infatti termina quando viene meno la situazione di temporanea difficoltà che lo ha determinato. Per la famiglia affidataria sono previsti sia aiuti economici (nello specifico un contributo economico mensile di 500 euro, l’assicurazione regionale, la possibilità di usufruire del congedo di maternità), sia supporti di tipo educativo e psicologico.

 

Si diventa famiglie affidatarie attraverso un percorso di conoscenza con gli operatori del Servizio Affidi Provinciale, che propongono un breve corso di formazione, il sostegno di gruppo una volta iniziato l’affido e un affiancamento durante tutto il progetto. Chiunque sia interessato ad avere maggiori informazioni può rivolgersi al Servizio Affidi Provinciale, situato a Sondrio, in via Meriggio 4, ai seguenti recapiti: Mail: servizio.affidi@csippogrifo.it; Telefono: 0342/211251.

 

Le famiglie affidatarie raccontano esperienze diverse, ma tutte accomunate dalla volontà di aprirsi, di fare spazio a chi ha bisogno di un posto dove crescere. Questa idea di un posto per tutti l’abbiamo ritrovata anche su Rai 1 quando, mercoledì 4 luglio 2018, è andata in onda la seconda puntata di “Dimmi di te”, un format televisivo che racconta storie straordinarie di gente comune e le rende canzoni. Con l'aiuto della band degli Zero Assoluto è stata raccontata la storia di Sara e Costanza riguardante il tema dell'affido.

 

Vi lasciamo il ritornello della canzone:

"Porta il tuo passato come una torta

in questa casa che è sempre aperta,

si ama e ci si sopporta,

siamo in una lacrima sul divano, nella parabola di un destino,

la vita che non ti aspetti

ma qui c'è posto per tutti"

 

Servizio Affidi Provinciale

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