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Angelo "Mik" Pensini, una storia fatta di moto e passione

CRONACA - 02 02 2017 - Ivan Bormolini

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/angelo mik pensini

Parte ufficialmente oggi la rubrica economica del nostro giornale. Per inaugurarla abbiamo deciso di intervistare un volto noto dell'economia tiranese che in tanti anni di attività ha portato la sua azienda ad essere conosciuta ed apprezzata non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Stiamo parlando di Angelo “Mik” Pensini e della “Pensini Moto”.

 

Mik, partiamo dal soprannome con cui sei conosciuto da tutti, da dove deriva?
Mio padre si chiamava Michele, mia madre lo chiamava con il diminutivo di “Mik”. Io sono sempre stato nominato, mai col mio nome di battesimo, ma come “il figlio del Mik”. Ed oggi sono il Mik.

 

Ma tu sei nato in Australia e poi sei tornato a Tirano, raccontaci questo particolare?
I miei genitori erano emigrati in Australia per lavoro, si occupavano della lavorazione di canna da zucchero. Nel 1958 sono nato e nel 1966, con la famiglia, ho fatto ritorno a Tirano stabilmente.

 

Ora parliamo di passione per le moto e i motori, raccontaci della tua prima officina?
Sin da bambino ho avuto e coltivato la passione per le moto ed i motori in generale. La mia prima officina era nella stalla della nostra casa in contrada Santa Maria a Tirano. Certo non era proprio l'ideale di officina, ma avevo solo 12 anni e iniziavo a riparare biciclette e motorini degli amici, occupandomi anche di qualche trattore. Successivamente, a partire dal 1974 ho iniziato a lavorare come apprendista presso la ditta Rinaldi Dario che, ieri come oggi, si occupa di vendita e riparazione di mezzi agricoli; in quell'ambito ho veramente imparato molto. L'arte della saldatura e della lavorazione dei metalli l'ho acquisita presso l'officina del signor Virgilio Zazzi.

 

Angelo, arriviamo allora alla tua prima vera officina...
Tutto è nato da metà febbraio del 1980: la signora Salandi mi aveva affittato il suo garage in via Bellotti, dove ho iniziato a riparare bici e moto, guardando anche a macchine agricole e motoseghe. Con un primo ampliamento dell'attività che si stava delineando nello specifico sempre più sulle due ruote, si era reso necessario aprire anche una sede espositiva con annesso ufficio. In quel caso avevo allestito l'esposizione in via Trivigno, nei pressi dell'ex caserma dei Vigili del Fuoco.

 

Poi sempre più avanti, un potenziamento dell'azienda...
L'officina di via Belotti, con il passare del tempo e l'aumento del lavoro si era rivelata troppo piccola; era prioritario avere una superficie maggiore che unisse officina, esposizione e uffici. In quegli anni c'è stato davvero un boom di vendite di moto di tutti i tipi e quindi nel 1985, grazie ai fratelli Giancarlo e Alfredo Pensini, che mi hanno affittato l'officina in viale Italia, ho potuto potenziare ulteriormente la Pensini Moto. Sempre guardando al mio futuro e a quello dei miei figli Emanuele e Fabio, nel 1998 ho deciso di acquistare l'attuale sede di via della Repubblica. Quest'ultima si è rivelata, grazie a maggiori spazi a disposizione, davvero ideale per continuare a far crescere l'azienda e sviluppare nuovi progetti.

 

Brevemente, che cos'è oggi la Pensini Moto?
La Pensini Moto oggi è la “Mik Moto”, una realtà moderna ed al passo con i tempi, è un'azienda perfettamente in grado di far fronte a qualsiasi richiesta del cliente sia per ciò che concerne l'ambito della vendita che quello della riparazione ed assistenza.
La gestione amministrativa è completamente affidata a mio figlio Emanuele. In officina, oltre a me, c'è il capo officina Roberto Pusterla che lavora con noi da 15 anni. E' in azienda anche mio figlio Fabio, sempre in officina. La sua però non è una presenza fissa in quanto è molto impegnato nelle competizioni di motocross a livello di campionato europeo. Inoltre, collabora attivamente nella Scuola Motocross Valtellina che ha sede nel circuito di Tovo S. Agata.

 

Parliamo di marchi?
Il marchio prevalente che è con noi dal lontano 1982 è KTM, una casa che produce una ampia gamma di moto capaci veramente di soddisfare le esigenze degli appassionati di due ruote, dall'enduro sino ad arrivare alle moto da strada. Attualmente, inoltre, la casa sta sviluppando e producendo ottime moto da strada sia sportive che turistiche in grado davvero di soddisfare al meglio le richieste di mercato.  Ampia in azienda è anche la presenza di Beta Moto, azienda leader italiana nel settore del trial. Comunque abbiamo a disposizione, essendo concessionari,  altre marche e modelli di altre case nazionali ed internazionali, così come vasta esposizione di accessori.

 

Mik, ora apriamo una parentesi su parti speciali, la Mik Tuned e Mik Four...
Come accennavo prima, questa nuova sede ha ampliato ulteriormente gli orizzonti della Pensini Moto. L'esperienza maturata in ormai più di trent'anni di lavoro mi ha consentito di portare avanti dei progetti molto importanti sia a livello nazionale che internazionale. Grazie alla presenza in officina di sofisticate attrezzature, ho messo in pratica lo studio, la progettazione e la realizzazione di vari pezzi speciali per le moto, il tutto in maniera artigianale. Queste parti speciali consentono di ottenere sempre il massimo nelle prestazioni di una moto e sono molto apprezzati.
Il discorso “Mik Tuned” è stato un altro bel progetto. Ho sviluppato per la casa Fantic Motor una moto da trial con caratteristiche particolari che era stata presentata al 63° Salone del Ciclo e del Motociclo a Milano.
“Mik Fuor” è invece da classificarsi in quelle sfide personali che uno si pone. La mia attività mi ha portato ad essere presente su vari campi di gara sia per competizioni che per la preparazione delle moto. Le moto da trial erano le uniche a non avere un motore a 4 tempi, la sfida era proprio questa: dar vita ad una moto da trial a 4 tempi.

 

Spiegaci come si è concretizzato il progetto...
Dal dire al fare ce ne passa. Tutto è nato nel 1999 quando, appunto, l'idea ha iniziato a concretizzarsi. Grazie all'aiuto dell'ingegnere aerospaziale Marco Mantovani di Torino, che mi ha dato una grande mano dal punto di vista progettuale, nel 2000 il progetto su carta del motore era pronto, concretizzato, reale pur ammettendo di averci lavorato moltissimo superando diversi ostacoli di calcolo, di ingombro e resistenze.

 

Dalla carta alla pratica, a chi ti sei affidato?
Qui inizia il bello, appunto dal dire al fare... L'idea era nata da me e dovevo essere io a concretizzarla, una sorta di motore altamente innovativo “Made in Tirano”. Per questo non ho delegato nessuna casa italiana o straniera, ho fatti tutto qui. La base di partenza era una Montesa 315 a due tempi e su questa ho iniziato a lavorare con l'assoluta certezza che le caratteristiche principali di Mik Fuor dovevano esse sostanzialmente due: peso contenuto e potenza simile ad una due tempi.
In un anno di duro lavoro, alla fine del 2001 il motore del nuovo gioiello su due ruote era pronto girando sul banco per due ore ed esprimendo una potenza massima attorno ai 18 cavalli. La moto con il nuovo motore esprimeva una buona affidabilità.
Oggi ci sono due moto collaudate al mondo con Mik Fuor, una è a Torino e l'altra è qui in officina a Tirano. Nel 2002 la rivista Motocross le ha collaudate grazie a due piloti d'eccezione, il collaudatore Riccardo Vitali e il numero uno in Valtellina Danilo Sassella.

 

Dall'officina ai campi di gara un lungo curriculum personale...
Corro in moto dal 1978, soprattutto nelle specialità trial e enduro; ho fatto qualche rally motoristico su due ruote e nel 1989 ho vinto le selezioni italiane per correre quattro tappe della Parigi Dakar. Quattro tappe che mi hanno visto partire da Parigi per arrivare poi in Libia: davvero una bella esperienza. Attualmente faccio ancora qualche gara con moto da trial, ma soprattutto dedico il mio tempo alle competizioni di mio figlio Fabio che, come ti dicevo, è impegnato a livello europeo con lusinghieri risultati.

 

Mik Pensini e Pensini Moto hanno legato il proprio nome a due grandi campioni italiani del mondo Diego Bosis e Dario Re Delle Gandine, anche qui esperienze uniche...
Certamente con il compianto e prematuramente scomparso campione di trial Diego Bosis abbiamo condiviso moltissime gare e soddisfazioni, preparando per lui moto che gli hanno consentito di raggiungere, grazie ovviamente alla sua tenacia e bravura, lodevoli risultati.
Nel 2000, con Dario Re Delle Gandine abbiamo centrato con Montesa il primo posto nel campionato italiano. Devo dire che sono stati cinque anni di grande lavoro che, oltre a premiare il risultato di due grandissimi nomi del trial italiano ed europeo, ha visto la Pensini Moto essere la prima azienda privata italiana a vincere appunto il campionato italiano.
Dal 2010 abbiamo un nostro team formato da ragazzi che condividono la passione per il motocross ed anche qui le soddisfazioni davvero non mancano.

 

Angelo, ti chiamo una volta anche col tuo vero nome, com'è lavorare al giorno d'oggi?
La verità dei fatti è che è diventato tutto estremamente difficile. Il mercato di internet  porta ad un indebolimento generale delle vendite sia di moto che di pezzi di ricambio. Fortunatamente, l'azienda ha ancora molti clienti sia in Italia che all'estero, in particolare nella vicina Svizzera. Bisogna lavorare tanto, sostanzialmente per guadagnare meno dei bei tempi d'oro. Certo poi la crisi economica ci ha messo un duro zampino.
A questo aggiungerei anche la burocrazia, il sistema di tassazione sulle aziende e quant'altro di fatto va ad appesantire in modo negativo l'andamento dell'impresa in generale.

 

A chi dire grazie?
In primo luogo alla signora Salandi e ai compianti fratelli Pensini che da subito hanno creduto in me e mi hanno affittato i loro spazi. A tutte le persone che in questo lungo percorso mi sono state vicine supportandomi, in particolare la mia ex moglie Elisa che per quindici anni ha seguito la gestione amministrativa dell'azienda. Ai miei due figli che mi danno lo stimolo per continuare, a tutti i clienti che hanno scelto Pensini Moto, agli amici in generale ed ai collaboratori. 

 

Chi è oggi Angelo Mik Pensini, si sente realizzato?
In 37 anni di attività, ore di lavoro ne ho fatte davvero tante, molteplici sono state le soddisfazioni ed i successi, così come le gratificazioni dei clienti e dal mondo dello sport su due ruote. A me piace tantissimo il mio lavoro e intendo continuare in questa direzione. Certo, come ti ho appena detto le difficoltà non mancano, ne ho già superate e supereremo anche quelle che verranno.
Mi chiedevi chi sono... Sono un uomo che ha voglia di fare, che non si accontenta e che vuole ancora sperimentare qualcosa di nuovo: il mio cervello è sempre in movimento.....

 

Ivan Bormolini

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