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Al settimo "Sente mente day" anche un pezzo di Valtellina

CRONACA - 30 10 2019 - Redazione

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/giù le mani dai vecchi

Diversi valtellinesi, operatori del settore socio sanitario, hanno raggiunto nelle scorse settimane il Centro Artemide a Castel San Pietro Terme a Bologna per partecipare al settimo Sente Mente Day, speciale convegno intitolato "Se non tu, chi?" promosso nell'ambito del progetto nazionale "Sente-mente ® Project" che insegna a interagire verso il popolo anziano e i malati di alzheimer con innovative e rivoluzionarie modalità di comunicazione per assicurare maggiore qualità delle cure, maggior benessere, costruendo progetti e idee con al centro l'uomo. Un rigenerare le potenzialità nascoste degli individui nella fatica della malattia nonostante la diagnosi.

 

Un progetto che ha intrapreso una strada foriera di grandi sviluppi in tutto il territorio italiano e nel mondo (ad adottare il Sente Mente Modello, infatti, anche rsa americane). In una sala gremita da 500 persone giunte da ogni parte d’Italia, ma anche anche dall'estero, presenti dirigenti di residenze per anziani, assistenti sociali, asa, oss, ma anche esperti in diversi altri ambiti professionali, il gruppo di valtellinesi ha preso parte all'intensa giornata formativa per scoprire nuovi modi d’interazione con gli ospiti delle rsa grazie al singolare modello ideato nel 2014 da Letizia Espanoli, tenace e brillante formatrice friulana con esperienza ultratrentennale (. "E' stata una esperienza di grande valore" - ha affermato Andrea Catalano, direttore sanitario rsa di Villa di Tirano - "Da quando la Felicitatrice Simona Sertorio ci ha fatto conoscere questi nuovi metodi è stata per me una rivelazione. Ritengo decisamente molto valido questo progetto e sono fermamente convinto che debba essere fatto conoscere il più possibile a tutti gli operatori che lavorano con anziani". "Onorato di aver partecipato a questa straordinaria giornata di formazione. Il modello Sente Mente sarà anche protagonista della mia laurea. Letizia Espanoli possiede una umanità che conquista e coinvolge. Tutti dovrebbero conoscere queste nuove modalità comunicative verso gli anziani" - aggiunge anche Luca Caspani di Mazzo. Un convegno di rara bellezza per la ricchezza dei contenuti che ha offerto fondamentali stimoli per poter affrontare con "occhi nuovi" la propria quotidianità lavorativa riumanizzando e "rigenerando", di giorno in giorno, i tradizionali contesti organizzativi delle rsa, spesso incentrati principalmente sull'attenzione al corpo e ai bisogni primari degli ospiti, alle regole, in vere e proprie "squadre sinergiche" di operatori empatici, in "leadership mature" di uomini "portatori di umanità" capaci di trasformare l'indifferenza generale, dovuta spesso a circostanze stressanti (operatori valutati, ad esempio, per la velocità con la quale svolgono le loro mansioni) o a inadeguata formazione, in una maggiore qualità della cura e della relazione per un mondo sanitario migliore forte di quell'umanità spesso negata all'uomo considerato, a volte, soltanto un numero, svuotato della sua personalità e identificato esclusivamente con la sua malattia.

 

Idee preziose "pronte all'uso", ad essere creativamente rielaborate dai presenti, per trasformare la banale routine in un baluardo di resilienza assicurando all'anziano un vivere più dignitoso, anche e soprattutto in caso di malattie che lo rendono non autosufficiente. Un mettere l'accento "sull'essere" dell'uomo e non più "sul fare". Da sottolineare la presenza di diversi amministratori non solo bolognesi che hanno scelto con profonda convinzione di sposare il progetto Sente mente che rappresenta non solo un nuovo modello per residenze per anziani, ma un edificante metodo per vivere la quotidianità affidandosi alla potenza delle emozioni. Empatia, rispetto, ascolto e dignità. Al tavolo dei relatori autorevoli esperti. Pubblico in piedi e applausi scroscianti per Letizia Espanoli, fondatrice del modello Sente Mente, che, attraverso interventi pungenti, emozionanti ed una potente capacità oratoria, ha posto l'accento sull'importanza delle organizzazioni all'interno delle rsa. "Le organizzaioni curano davvero i nostri anziani o li fanno ammalare? Dalla responsabilità del singolo a quella del team". Espanoli ha ricordato il fondamentale dovere di rimettere al centro l'uomo per "non smarrire il senso di umanità" e invitato gli operatori a ritrovare se stessi uscendo dagli schemi con creatività dandosi nuove possibilità di crescita umana e professionale.

 

"Le parole che vengono utilizzate all'interno della rsa raccontano la gestione aziendale che c'è'! La cultura della tua organizzazione si può valutare dai denti dei tuoi ospiti!" - ha tuonato Espanoli - "Servono organizzazioni che vadano al di là dell'ego, dei tecnicismi e puntino al benessere emotivo. Culture organizzative incentrate sulla persona. Ridate dignità all'anziano, magari quel giorno in cui non lo abbiamo degnato di uno sguardo può essere il suo ultimo giorno! Occorre portare ossitocina nei corridoi delle case di riposo. La cultura dell'organizzazione di una rsa è nascosta tra le pieghe del linguaggio spesso violento (lo metto, lo porto, lo lego) che nega l'espressione di volontà di una persona. Sarebbe prezioso, invece, poter avviare un processo per creare un vocabolario condiviso fra i professionisti sociosanitari fatto di parole potenzianti. Solo riconoscendo l'essere umano e la propria umanità l'operatore potrà fare la differenza nelle azioni di cura". A moderare il convegno con una professionalità unica, catalizzando l'attenzione del pubblico, Elena Mantesso, master felicitatrice del Sente Mente Project, che ha conquistato i presenti anche nel corso della sua relazione. Di notevole spessore, inoltre, l'intervento di Martina Bonafini, master Felicitatrice del Sente Mente Modello. A sottolineare la coraggiosa lungimiranza di Espanoli diversi amministratori fra cui Gianluigi Pirazzoli, presidente Istituto Sant'Anna e Santa Caterina di Bologna e presidente Anaste Emilia Romagna: "Un convegno straordinario che ha donato a tutti strumenti preziosi per riuscire a fare la differenza! Importanti tali insegnamenti nel nostro mondo sociosanitario spesso arido legato a procedure e protocolli. Una ventata nuova di calore verso l'anziano che noi amiamo ancora chiamare vecchio quale portatore di saggezza. Letizia Espanoli ha lo sguardo rivolto al futuro. E' rivoluzionaria. E' mille anni avanti! Seguirla è un privilegio". “Stupenda giornata formativa” ha aggiunto Sarka Ferro Jancarova, assessore comune di Vadena (Bz).

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