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Matteo Berrettini, i segreti in allenamento di un grande talento italiano

SPORT E TEMPO LIBERO - 20 01 2020 - Redazione

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Provare a ribaltare la storia, raggiungere i più alti livelli professionistici, sognare le prime dieci posizioni del ranking ATP e poi farne finalmente parte. Il percorso di crescita per Matteo Berrettini, però, non deve assolutamente fermarsi qui. E anche i fan più accaniti sono sicuri che il 2020 riserverà parecchie soddisfazioni al nostro tennista romano, che potrebbe davvero fare un ulteriore salto di qualità. Cosa ben riportata da BetWay nelle sue scommmesse online.

 

Le recenti dichiarazioni rilasciate in un’intervista su L’Insider da parte del suo allenatore, Vincenzo Santopadre, non fanno altro che confermare come Berrettini possa certamente aspirare ad un 2020 piuttosto rigoglioso, anche se non deve dimenticare il percorso fatto per arrivare a questo punto. Le aspettative, com’è giusto, sono diverse e molto importanti, soprattutto per via dell’approccio, estremamente serio ed equilibrato che il tennista romano ha sempre avuto con questo mestiere. Se non abbandonerà i valori che l’hanno trascinato fino a questi livelli, sentiremo parlare a lungo nel 2020 di Matteo Berrettini.

 

Berrettini, d’altra parte, è un ragazzo che non ha paura di prendersi le responsabilità: il suo turning point, ovvero il punto di svolta per la sua carriera è arrivato già all’età di soli 17 anni, quando decise che il tennis doveva essere il suo mestiere e non solamente un passatempo. Ebbene, lui ha scelto di fare il giocatore di tennis professionista e il suo allenatore, Vincenzo Santopadre, non si è tirato indietro, adattandosi alle esigenze di Matteo come conviene fare quando tra due persone c’è un rapporto di stime e di sincerità reciproca.

 

Certo, è giusto guardare avanti con grandi ambizioni e con lo stimolo di fare sempre meglio, ma non ci si deve assolutamente dimenticare da dove si arriva. E, nel caso di Matteo, si deve avere la razionalità di comprendere che già quello che ha fatto è davvero spettacolare ed eccezionale. È molto importante essere felici e soddisfatti di tutti i risultati che sono arrivati fino ad ora. Questo non vuol dire che non si può migliorare, ma al contrario può favorire il raggiungimento di un rinnovato equilibrio prendendo maggiormente coscienza del grande percorso che è stato fatto fino a questo punto della sua carriera.

 

Anche perché, se certamente Matteo è uno di quei giocatori baciati dal talento, non deve mai mancare la componente di sacrificio e di duro allenamento. Si tratta di un aspetto che fa parte della vita di ogni giocatore che è diventato poi un campione. Anche Santopadre sottolinea quanto questo elemento può fare la differenza, mettendo al contempo l’accento sulla grande attenzione che deve essere posta in ogni dettaglio, sia in fase di preparazione, che prima delle partite, ma anche nell’organizzazione della stagione. Infatti, è molto importante saper scegliere con cura non solo quando e come allenarsi, ma anche come gestire i tempi di recupero. La cosiddetta off-season è importante tanto quanto la stagione in cui si scende in campo. La pianificazione dei vari tornei è certosina, così come è strategico anche l’inserimento di piccole pause, che sono necessarie affinché si possano gestire e recuperare al meglio le proprie energie.

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