L'Europa insegnata ai bambini di Sondalo

La ricorrenza del 9 maggio, giornata europea, è stata celebrata ufficialmente a Sondrio ma anche Sondalo ha vissuto un appuntamento legato alla data in cui si ricorda la dichiarazione Schuman, allora ministro degli esteri francese, che nel 1950 tenne un discorso passato agli annali perché ritenuto l'inizio del processo d'integrazione europea.

La località dell'Alta Valle è stata scelta per essere stata in prima linea nella lotta la covid, proprio in quell'ospedale Morelli che fu il più grande sanatorio europeo per la cura della tbc. Due classi delle scuole elementari del posto, una terza e una quinta, hanno avuto l'opprortunità di visitare con interesse il museo dei sanatori, accompagnate dalle loro insegnanti e dall'assessore alla cultura del comune di Sondalo, Luca Della Valle, in veste di guida. L'incontro coi giovanissimi studenti, che si sono concessi una merenda ristoratrice, è poi proseguito alla sala consiliare dove sono convenuti amministratori provenienti da Bormio, Mazzo e Tirano, ospitati dalla padrona di casa Ilaria Peraldini, sindaco di Sondalo.

I bambini hanno dimostrato di conoscere le note dell'Ode alla gioia di Beethoven, inno europeo diffuso per l'occasione, e hanno seguito con attenzione le spiegazioni e i discorsi tenuti dai presenti, inclusi i rappresentanti dei federalisti europei capeggiati da Giuseppe Enrico Brivio, ex maestro lui stesso. L'esponente europeista ha auspicato un futuro di pace e libertà per i piccoli all'ascolto, nei cui occhi curiosi e sognatori si è potuto leggere un motivo di speranza in un avvenire migliore, dove l'Unione europea possa divenire la casa comune delle future generazioni.  

Guido Monti