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Quasi serie (148): lettera a Mattarella da tre giovani universitarie

ECONOMIA E POLITICA - 07 12 2017 - Giancarlo Bettini

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Amalia, Chiara e Michela confortano le ragazze della tratta. Dopo averle incontrate a La Spezia scrivono al Presidente: “Ci chiedono certezze per strapparle dalla strada, cosa diciamo?” E il Capo dello Stato risponde alle tre giovani universitarie. LETTERA DI MAZZARELLA “ACCANTO A VOI PER LIBERARE LE BABY VITTIME”.

 

Il n° 147, il più recente della mia rubrica “Quasi serie” rendeva noto quanto pubblicato dal “Corriere della sera”(Il nuovo allegato del martedì dal titolo “Buone notizie”). Riporto alcuni brani dell’articolo a firma Fabrizio Peronaci dato alle stampe martedì 5 dicembre:

 

“Hanno visto con i loro occhi-avvinandole nel buio, al freddo, sotto la pioggia, lungo le strade del sesso alla periferia di Massa e La Spezia-quanto sia grande l’orrore e la vergogna della vita da baby prostitute. Ragazze giovanissime, fuggite dall’Africa o dall’est Europa dietro promesse false e criminali. Le hanno confortate, stringendo loro le mani. Hanno offerto tè caldo , un panino. Si sono sentite un po’ in colpa al pensiero che loro studentesse, fuori sede, unite dalla passione della solidarietà- poco dopo sarebbero state al calduccio, e quelle bambine truccate e spaurite nella macchina di un cliente, con un corpo sudato addosso, o nelle grinfie dei protettori. Si sono commosse Amalia, Chiara e Michela, operatrici volontarie della cooperativa “Papa Giovanni XXIII”. E dopo averne parlato con i capi della comunità fondata nel 1972 da don Benzi a favore degli “ultimi”, hanno deciso che, nel nome delle sventurate coetanee, valeva la pena provare… ”. Gentilissimo Presidente - hanno scritto al capo dello Stato Sergio Mattarella- siamo tre studentesse universitarie che si sono ritrovate a Pisa, accomunate dall’esperienza nell’unità di strada anti-tratta. Perché un Paese come il nostro accoglie violenze così brutali, tollera una schiavitù così cattiva, rende legittima le richieste dei clienti? Noi le abbiamo conosciute Veronika, joy, Sonia. Ormai sono persone a noi care. Cosa possiamo rispondere quando ci chiedono certezze per strapparle dalla strada?”.

 

Dallo scorso mese di maggio cioè dall’invio della citata lettera, ecco la risposta del Capo dello Stato:

“Carissime Amalia, Chiara e Michela, la piaga della nuova schiavitù richiama tutti alla responsabilità di contrastare un fenomeno che offende la dignità umana e arricchisce la criminalità italiana e straniera. È importante rassicurarle che nel loro percorso di liberazione, accanto al vostro sostegno, c’è quello delle Istituzioni, delle forze dell’ordine e della società nelle sue molteplici articolazioni. Un patto sociale di fiducia nel quale intravedere un futuro migliore”.

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Definizioni:

Presidente della Repubblica

Sul Presidente Sergio Mattarella abbiamo scritto più volte e lo abbiamo paragonato ad una mosca bianca fra tante mosche nere del Governo.

 

Politica

Il termine politica ( da Wikipedia) viene utilizzato in riferimento all’attività ed alle modalità di governo, od anche, nel lessico politico, alla cosiddetta attività di opposizione.

 

Magistratura

La Magistratura della Repubblica italiana è depositaria del potere giudiziario, in particolare di funzioni giurisdizionali e requirenti.

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Quanto risposto dal Presidente della Repubblica alle giovani universitarie sopra citate e facenti parte della comunità fondata da don Renzi nel 1972 ci può dare una certa tranquillità, ma in questa nazione disastrata serve a poco. E’ da ripristinare la leva militare obbligatoria.

Merita un notevole ringraziamento quanto fatto dalle tre studentesse universitarie. Loro, diversamente delle tante pecore italiane, hanno scritto al primo cittadino, a Sergio Mattarella, per attirare la sua attenzione.

 

Sulla politica dei nostri governanti e su parte della Magistratura è meglio stendere un velo pietoso. Paragonerei l’Italia al famoso quadro del Mantegna raffigurante in modo mirabile il Cristo morto.

La sola speranza da parte di chi scrive si porta al 2018 quando, a fatica e non cosa certa, gli italiani si recheranno finalmente alle urne per rottamare l’attuale Governo e mandare a casa molti incapaci che, quotidianamente, ci rubano, con la lo incapacità, i nostri soldi.

 

Giancarlo Bettini

 

P.S.= Auguro ai lettori un buon fine settimana, settimana sacra.

 

 

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