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La campagna elettorale

ECONOMIA E POLITICA - 12 05 2019 - Ercole Ricci

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L’attitudine diffusa a sparare proposte spot, prive di coerenza generale, irrealizzabili o incompatibili con le risorse disponibili. La campagna elettorale è iniziata e con essa la corsa a chi la spara più grossa e non si intravedono inversioni di “rotta”. Come sempre miracolanti candidati esibiscono miracolosi programmi elettorali, ormai una tradizione della politica italiana. Dunque niente di nuovo. Il paragone è subito corso a quello di Cetto La Qualunque, il sindaco calabrese interpretato da Antonio Albanese con il suo slogan “Chiù pilu pi tutti”.

 

Penso che alla politica serva un recupero di credibilità e di moralità, che non è solo "non rubare". Non si può scordare quanto é immorale lanciare promesse che già si sa di non riuscire a mantenere. Altrettanto immorale è speculare sulle paure e le speranze della gente. Quante volte abbiamo sentito dire dai candidati che si sarebbero spesi per bene comune ed invece, fatta man bassa di voti, li abbiamo visti dedicarsi solo ai propri interessi? Quante volte abbiamo visto crescere i curricula di parenti o “amici” a discapito di persone più preparate e idone? Quante volte individui inseriti in amministrazioni pubbliche, hanno attuato (a disprezzo dei propri doveri e della cosa pubblica), un sistema di favoritismi e scambi con chi non aveva alcun titolo o requisito per godere di tali favori. Certo una amministrazione è titolare di un ampio potere discrezionale di inserire in un bando di gara o in una assegnazione fondi tutte le disposizioni ritenute più opportune, più idonee e più adeguate per l'effettivo raggiungimento dello scopo perseguito, ma le disposizioni con cui si manifesta tale potere discrezionale non devono essere o apparire illogiche, “arbitrarie”, inutili o superflue.

 

Personalmente non credo alle candidature contro qualcosa e contro qualcuno, ma soprattutto non credo a quelli che parlano di trasparenza, una parola di moda, che poi rimane un concetto vuoto, uno slogan da campagna elettorale, fumo negli occhi degli elettori.

Credo invece che il cittadino-elettore abbia la responsabilità di informarsi e di non farsi abbindolare da proposte che possono avere la forza di un castello di sabbia. Di acquisire maggiore consapevolezza su argomenti complessi ma spesso decisivi per la nostra bella città e per la nostra vita, per non cadere vittime dell’entusiasmo facile delle promesse. I cittadini hanno il diritto-dovere di partecipare alla gestione della città non solo esercitando il diritto di voto ma anche esprimendo giudizi e suggerimenti che i candidati hanno l’obbligo di tenere in considerazione.

 

Viviamo un periodo difficile, soprattutto sotto il profilo economico. Per questo deve prevalere a mio parere un solo interesse. Quello che riguarda la tutela delle persone, ovvero, mettere in campo tutti gli strumenti e le competenze per far fronte al disagio sociale causato dalla crisi. Migliorare il Servizio di assistenza domiciliare e prevedere percorsi di tutela per la fasce più deboli. Quello del recupero edilizio che costituisce l’identità stessa della civiltà tiranese, da considerare un bene unico, non cementificando ma, recuperando strutture fatiscenti per ridestinarle alla pubblica utilità. Quello degli incentivi al commercio, ovvero abbassare le locazioni commerciali con una politica fiscale oculata di incentivo. Predisporre piani di sviluppo commerciale in accordo con le associazioni di categoria e i commercianti stessi. Pensando ai numerosi stranieri che ormai visitano la nostra bella città, sarebbe opportuno permettere agli associati di poter frequentare un corso di lingue straniere (inglese e tedesco) senza sottrarre tempo prezioso e risorse al proprio lavoro, attraverso dei corsi semplici, in orari gestibili e senza grossi sacrifici. Utilizzare le risorse dell'associazionismo per creare eventi.

 

Privilegiare il rapporto con le realtà sociali locali e con le nuove generazioni che sono un osservatorio importante del cambiamento sociale, che va ad incidere soprattutto sul loro futuro, per programmare interventi a favore del benessere di adolescenti e giovani che vivono sul territorio. Mantenere i contatti costanti e una efficace collaborazione con le forze dell’ordine presenti nel territorio per la promozione di azioni ed iniziative congiunte in materia di sicurezza urbana prioritarie per assicurare la vivibilità del territorio, l’educazione alla legalità e la coesione sociale delle comunità.

Evitare i tornacontisti, gli inciuci (accordi sottobanco riservato tra fazioni formalmente avversarie che attuano, anche con fini e mezzi poco leciti), i compromessi (concessioni reciproche dove ciascuna parte ottiene e allo stesso tempo rinuncia a qualcosa). Nessuna ideona, solo cose semplici realizzabili, economicamente sostenibili e soprattutto condivise con chi le vive quotidianamente.

 

Bisogna allora diffidare di coloro che in campagna elettorale promettono rivoluzioni e grandi cambiamenti ma, una volta al governo, invece mostrano per intero la propria inconsistenza e arroganza. Penso che qualunque comunità ha il diritto di pretendere di essere amministrata con onestà e intelligenza. Abbiamo bisogno di persone corrette, competenti e interessate alla crescita della nostra comunità, persone che non scambiano il proprio ruolo con l’opportunità per fare i propri tornaconti. Spesso i candidati eletti finiscono per passare i 5 anni di mandato a spianarsi la strada per finalità personali che nulla hanno a vedere con il bene della comunità. Il benessere dei cittadini ha senso solo se vengono riconosciuti i meriti di ognuno, soprattutto dei cosiddetti ultimi. Bisogna saper distinguere i candidati che si comportano onestamente, rispettando le leggi e la morale comune, dai venditori di favori che non sanno riconoscere i veri problemi della gente e come sempre, in nome del dio denaro, calpestano la dignità dei cittadini nella più totale indifferenza.I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche recita l’art. 54 della Costituzione hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.

 

Ercole Ricci

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