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IL SENATORE CROSIO TUONA SULLA SITUAZIONE DELLE POSTE: SIAMO TORNATI INDIETRO DI OTTANT'ANNI!

ECONOMIA E POLITICA - 21 12 2016 -

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/CrosioCalderoli
«Inviti che arrivano a evento già accaduto, bollette ricevute dopo le scadenze di pagamento, lettere, pubblicazioni: tutto arriva in grave ritardo. L’Italia intera sopporta i disagi causati dalla razionalizzazione del servizio postale, ma la situazione si aggrava nei territori periferici come il nostro dove la penalizzazione risulta inaccettabile. Non è concepibile ricevere la posta in ritardo, che siano comunicazioni importanti o meno: la razionalizzazione del servizio postale, figlia di una visione della privatizzazione tipicamente renziana, si sta rivelando disastrosa in termini di qualità del servizio». Così Jonny Crosio che oggi ha presentato l’ennesima interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, competente in materia. «Non è accettabile che territori per loro natura svantaggiati debbano essere ulteriormente penalizzati da una politica miope del Governo che taglia in modo trasversale senza considerare la realtà - continua il senatore Crosio -. L’hanno fatto per le poste, avallando le decisioni aziendali, e questi sono i risultati. Ottant’anni fa le lettere che mio nonno emigrato in Australia scriveva a casa arrivavano prima della corrispondenza ordinaria oggi: un’assurdità. La gente è esasperata, - conclude il Senatore - e ne ha tutte le ragioni: che questo governo, il bis del precedente, esca dai palazzi romani e parli con i cittadini per rendersi conto di ciò che sta accadendo».

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