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Firma elettronica: cos'è e quando utilizzarla

ECONOMIA E POLITICA - 26 01 2021 - Redazione

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Nel corso degli ultimi anni gli strumenti a disposizione dei professionisti, delle aziende e degli enti sono diventati sempre più tecnologici. Alcuni di essi hanno consentito di usufruire di vantaggi importanti sia dal punto di vista economico che per quanto riguarda il risparmio di tempo nello sbrigare determinate attività.

 

Tra le novità più interessanti degli ultimi anni c’è la firma elettronica, sempre più utilizzata per validare i documenti firmati tramite i vari dispositivi tecnologici come smartphone, pc e tablet. La firma elettronica nasce dunque per supportare i professionisti, le aziende ed i vari enti lungo la validazione e l’autenticazione di qualsiasi documento che richieda la firma come requisito indispensabile. La firma elettronica attraverso le diverse funzioni tra cui la firma pdf consente dunque di apporre la propria firma su un documento elettronico, proprio come avviene con quelli cartacei.

 

Ovviamente la firma elettronica si riferisce ad un unico soggetto ed una volta apposta sui documenti dà accesso a tre requisiti. Il primo è quello dell’autenticità in quanto grazie alla firma elettronica si assicura l’identità della persona o dell’azienda che pone la firma. Il secondo è quello dell’integrità. Attraverso la firma elettronica si garantisce che i documenti non siano stati modificati dopo la stessa. Ed il terzo è il requisito del non ripudio ed implica un riconoscimento obbligatorio da parte di chi lo sottoscrive. La firma elettronica che può essere utilizzata grazie a realtà come Yousign, una società europea leader del settore, diventa dunque fondamentale nel mondo del lavoro e non solo.

 

Le altre tipologie di firme elettroniche

Quello della firma elettronica è uno strumento che varia a seconda degli utilizzi. Oltre alla firma elettronica semplice i professionisti e le aziende possono usufruire della firma elettronica avanzata (FEA). Si tratta di uno strumento che a differenza della firma elettronica semplice garantisce la connessione univoca al firmatario, oltre all’autenticità e l’integrità del documento sottoscritto. Di questa categoria fa parte, ad esempio, la firma grafometrica che viene utilizzata sui vari dispositivi tecnologici per molti contesti tra cui quelli bancari ed assicurativi. C’è poi la firma elettronica qualificata (FEQ) che garantisce termini di sicurezza più elevati. Al contrario delle firme precedenti per apporre la FEQ c’è bisogno di un hardware specifico che può essere un token oppure un lettore smart card USB.

 

La firma digitale

A differenza della firma elettronica la firma digitale presenta caratteristiche diverse. Innanzitutto la firma digitale è prevista solo in Italia ed è regolamentata dal Codice Amministrazione Digitale. Si tratta di una firma che si basa su un certificato qualificato e su un sistema di chiavi crittografiche. Tali caratteristiche la rendono sicura ed unica ed è utile per verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico. Quel che è certo è che in ambito lavorativo questo genere di strumenti sono diventati ormai indispensabili e lo saranno sempre più nel futuro prossimo.

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