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Decreto Sicurezza e Immigrazione, la voce del sindaco Franco Spada

ECONOMIA E POLITICA - 23 11 2018 - Sara Gobetti

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/franco spada

Il 24 settembre scorso è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Sicurezza e Immigrazione, o “decreto Salvini”, dal nome del suo principale promotore. Esso ha creato non pochi disaccordi all’interno della maggioranza di governo, con i M5S che desiderano modificarne delle parti rispetto al disegno originale del minsitro dell’interno. Ma cosa contiene il disegno di legge? Alcune misure riguardano il tema immigrazione, e in particolare delle restrizioni per i richiedenti asilo. Tra le più importanti: l’abolizione della protezione umanitaria, la revoca dello status di richiedenti asilo per condannati in primo grado, la revoca della cittadinanza per persone ritenute pericolose per lo stato, il raddoppio del trattenimento all’interno dei centri per il rimpatrio e ridimensionamento del sistema Sprar. Quest’ultimo, in particolare, prevede che possano accedere ai centri solo chi ha visto la sua domanda di protezione approvata, mentre tutti i richiedenti asilo verranno reindirizzati nei centri Cas. Altre misure riguardano più strettamente la sicurezza a livello urbano: per esempio, saranno previste pene maggiori per gli occupanti abusivi di edifici o terreni, e sarà più complicato il noleggio di furgoni.

Il contenuto del ddl è stato altamente criticato, tanto che alcune città italiane hanno addirittura richiesto la sospensione del decreto: tra queste Bologna, Torino, Lucca e Firenze. La conversione in legge è stata approvata dal Senato della Repubblica lo scorso 7 novembre, mentre è stata successivamente bocciata dal Consiglio suepriore della magistratura poiché dichiarato incostituzionale sulla parte che si occupa di migranti e richiedenti asilo. Il 19 novembre sono cominciate alcune audizioni della commissione affari costituzionali della camera, e i capigruppo hanno stabilito che il decreto arriverà in aula il 23 novembre.

Questo evento solleva una tematica di cui spesso si parla ma che non diviene mai obsoleta: quella della sicurezza. A tal proposito è interessante ascoltare l’opinione di un esperto di politica come il sindaco di Tirano Franco Spada. Nonostante Spada non intenda pronunciarsi su tematiche che riguardino il livello nazionale, per rimanere coerente con la sua figura istituzionale, è interessante riportare la sua visione sul punto che più interessa il ruolo di primo cittadino. Infatti, Il decreto introduce il cosiddetto "DASPO urbano", ovvero la possibilità del sindaco - in collaborazione con il prefetto - di multare e poi stabilire un divieto di accesso ad alcune aree della città per chi "ponga in essere condotte che limitano la libertà di accessibilità e fruizione" di infrastrutture di trasporto (strade o ferrovie). Alla domanda se egli ritenga che questa misura sia utile per la nostra realtà comunale, il Sindaco afferma che fortunatamente il livello di sicurezza della nostra città può considerarsi elevato a confronto con altre realtà. Essendo Tirano un comune di confine, è al centro di passaggi internazionali, e inoltre riceve diversi ambulanti per via del tratto ferroviario che collega il nostro comune al capoluogo lombardo. Nonostante questo, tali ambulanti possiedono solitamente la cittadinanza italiana, e in generale non si sono mai verificati casi particolari di sitiuazioni pericolose per la società e per l’ordine pubblico. Gli unici sono stati episodi legati alla pratica di accattonaggio molesto, che sono stati risolti con l’aiuto delle forze dell’ordine. Il sindaco sottolinea dunque come la nostra cittadina possa considerarsi ancora un’“isola felice” da questo punto di vista; un dato che dimostra tale affermazione è che nell’anno 2017 non è avvenuto nel comune un solo furto in appartamento. Inoltre, il sindaco ricorda come qualsiasi accorgimento preso nei confronti di uno o più soggetti da ritenersi disturbanti della sicurezza cittadina, non parta mai dall’iniziativa individuale del primo cittadino ma da un’efficace rete di operatori che lavorano in collaborazione. Tali operatori sono le forze dell’ordine come Carabinieri e Polizia di Stato, che il sindaco esorta a contattare senza nessuna esitazione in caso di reato o sospetto di reato. Un esempio di efficienza che riporta il sindaco è il fatto di avere sistemi tecnologici di riconoscimento targa ai confini del nostro territorio che permettano di effettuare un’analisi rapida dell’entrata e uscita di veicolo in caso di indagine. Questo è un esempio di come la tecnologia aiuti a prevenire i reati e a garantire la sicurezza per i cittadini.
 

Spada afferma dunque che qualsiasi intervento sulla sicurezza merita attenzione, e che il tema non sia mai inattuale, ma bisogna anche comprendere quali siano le dinamiche che coinvolgono direttamente la nostra piccola realtà territoriale. I punti toccati dal decreto Sicurezza e Immigrazione non paiono dunque avere un’alta rilevanza all’interno dei nostri confini. In ogni caso, rimaniamo in attesa per scoprire se il decreto diventerà legge, in che termini ed entro quali tempi.

 

Sara Gobetti

 

Sara Gobetti ha 20 anni e viene da Tirano. Si è diplomata al liceo delle Scienze Umane presso l'Iss B. Pinchetti e adesso frequenta Politics and Economics presso l'Università degli Studi di Milano. Si interessa di attualità, politica e relazioni internazionali. MLe piacciono le lingue: studia inglese e tedesco. Altri hobby sono la lettura e lo sport. 

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