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Vade retro satana (tra faceto e serio)

CULTURA E SPETTACOLO - 17 06 2018 - Méngu

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E’ certo: il diavolo è più furbo di te e di me, ma esiste veramente il diavolo? Io dico di si! Da bambino, quando il vecchio Pietro in contrada S. Maria mi portava nella sua cantina con in mano una candela dalla fiamma tremula e nell’altra un affilato coltello da macellaio per tagliare alcune salsicce dalle lunghe file appese alle travature di legno, borbottava in continuazione: “Vade retro satana“. Mentre borbottava la cantilena mi guardava con occhi straniti e dopo aver posato il lume sopra una botte, con un colpo di lama carpiva le salsicce e se le metteva a tracolla. Poi si faceva il segno della croce, riprendeva il lume e borbottava di nuovo la cantilena, però salendo le scale faceva volteggiare il coltello affilato per aria per difendere le salsicce.

 

Arrivati all’aperto, dopo un lungo respiro, emetteva : un forte e chiaro “amen!” . Insieme facevamo il segno della croce innanzi alla Santella, tra il profumo delle salsicce. C’era andata bene, le salsicce erano salve ! Andati in cucina, ritagliava il “ cül “ ( sedere ) dell’ultima salsiccia e me lo porgeva con affetto , mentre lui, se ne godeva tre con due pani di segale bagnati da un litro di vino. Furbacchione, e poi diceva di essere come S. Martino nostro patrono ! Pietro era più furbo del diavolo. Ho poi scoperto alcuni anni dopo che tutta quella messa in scena Pietro la faceva per paura che io andassi in cantina per rubagli le gustose salsicce. Sapeva che avevo paura del diavolo. Però, ancora oggi, da anziano quando passo innanzi al vecchio androne mi sembra si sentire il vecchio parlar latino per scacciare il diavolo, anche se le “luganighi” ( salsicce ) lui se l’è mangiate tutte. Ma ora parliamo del diavolo. Nella Bibbia ebraica è chiamato “ satan “ , in greco “diabolos “, in latino “ diabolus” indicato come “ calunniatore”. In dialetto tiranese si dice “ diaul “, proferito con bocca larga e sottovoce.

 

Insomma, per farla breve è un essere spirituale che nel secoli ci ha danneggiato, ci ha reso grama la vita e, anche adesso che siamo nel 2018, delle sue azioni continuano a essere piene le scene politiche nazionali e mondiali. Lui delle guerre se ne ride, anzi è il regista e l’attore del palcoscenico del Mondo e si insinua tra gli spettatori con sorrisi e sberleffe. Lo si considera un angelo ribelle, di nome Lucifero, cacciato dal paradiso per punizione della sua superbia e che per vendicarsi è diventato uno spirito maligno, nemico del bene e che incita l’uomo a commettere il male. Per chi non crede è una grande trovata per scusare le malefatte degli uomini e grande alibi per le nostre colpe in ogni momento. Non è raro sentir dire a un cristiano che una persona ha addosso il demonio quando è malvagia, vendicativa e gode del male altrui.

 

Non solo. Il demonio o diavolo si identifica nel male in molte religioni, ma non è sempre stato così poiché i greci usavano la parola “ demone “ per indicare una entità soprannaturale “neutra” che aveva il potere di dividerci, contrastarci nelle nostre azioni benevoli. Se per i cristiani Satana o Lucifero è il più bell’angelo che si è ribellato a Dio, per gli Ebrei è considerato solo un avversario, un accusatore , una specie di servo di Dio che ricorda a Lui tutte le minime malefatte e le azioni malvagie degli uomini. Per l’Islam è Iblis , colui che ha il potere di soggiogare con azioni malvagie uomini e donne, per il Buddhismo è il tentatore. Insomma per farla breve conviene star lontano da questa entità per noi umani sconosciuta. Aveva ragione il vecchio Piero , di mangiarsi le sue salsicce lasciando solo la pelle e lo spago al diavolo.

 

Ora vorrei parlare del Diavolo come lo sento io , essendo un “ aspirante cattolico cristiano “. Io sento come una “ vocina “ o meglio come un pensierino che spunta del fondo della mia coscienza, o dall’inconscio o se meglio credete dall’anima e che mi dice, innanzi al bisogno e i mali degli altri “ ma fatti i fatti tuoi, ché la vita è breve ! “ Non vi è mai capitato , dopo aver lavato la vostra coscienza con il panno lindo di dire una orazione a Dio o di assistere a una S. Messa , di sentire uno strano benessere e di pace verso il prossimo e il Mondo e , non appena terminata l’orazione o varcata la soglia della porta della chiesa e volgendo lo sguardo intorno in questo mondo caotico di ritornare nella solita giungla dove ogni bestia mangia l’altra per sopravvivere e di essere avvolti dalla ragnatela del nostro egoismo ? Ebbene, in questo caso il diavolo è tornato all’attacco della nostra coscienza e il nostro spirito ne soffre.

 

Nel nostro corpo, nelle nostre orecchie avvertiamo quasi sempre l’urlo di satan, del diabolos , del diabulus, del calunniatore, del diaul, del demone, di iblis e via dicendo che vuole imporsi sul bene, ma il bene prevale sempre sul male. Che fare dunque per combattere il maligno? Mah, non lo so. Forse conviene fare come faceva il vecchio Piero che per difendere e conservare le sue salsicce, ripeteva il verso biblico “ vai indietro Satana”, poi si mangiava lui le salsicce secche, lasciando , caso mai, la pelle e lo spago al sua gatto chiamato Lucifero. Pietro si riteneva più furbo del diavolo, per questo diceva “ vade retro Satana” volgendogli il sedere come ben si meritava. O forse conviene pensare che ogni nostra azione, ogni stimolo del nostro cervello a livello inconscio sono frutto di una scelta della nostra coscienza e del bagaglio di informazioni accumulate sin da piccoli nei nostri neuroni e che se decidiamo per una azione deplorevole essa sarà nata non per uno stimolo del diavolo, o del divino ma solo e solamente da una nostra inconsapevole scelta, idonea e pertinente, per conservare e preservare l’istinto della nostra evoluzione biologica e riproduttiva? La nostra coscienza è misteriosa e insondabile, penso che il cammino della scienza e della filosofia sia ancora lungo, se non impossibile, per svelarne il mistero.

 

Méngu

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