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Tanta partecipazione alla mostra dedicata a Valentino Candiani

CULTURA E SPETTACOLO - 16 02 2019 - Ercole Ricci

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/Valentino Candiani
Foto di Mauro Cusini

Grande partecipazione di pubblico, con la presenza di diversi addetti ai lavori, rappresentanti della carta stampata e dei media, rappresentanti di circoli fotografici, appassionati di fotografia, e soprattutto tanti amici all’inaugurazione della mostra. L’evento inaugurato a Tirano e allestito presso le Sale del palazzo Foppoli rimarrà fruibile fino al 24 febbraio.

 

Una mostra che racconta la storia di un’amicizia vera con un uomo speciale che rivive in una selezione di immagini che vuole raccontare non solo il personaggio artista ma anche l’uomo, curata, condivisa e cofinanziata dagli amici di Valentino Candiani.

La grande amicizia tra Franco Spada (curatore del patrimonio fotografico) e Valentino Candiani è alla base di questa mostra denominata “passaggio”, la quale punta a rendere un omaggio sia personale all’artista scomparso recentemente, sia professionale, andando a celebrare la capacità e l’originalità di un artista contemporaneo che ha saputo dare vitalità e forza ad aree tematiche quali:”illustrazioni & design”, ”territorio”, “grafica” (scomposizione della parola).

 

E’ stato proprio Franco Spada, visibilmente emozionato, a dare il benvenuto ai presenti: Innanzitutto, ha esordito, voglio rivolgere un grande ringraziamento a tutte le persone presenti. E’ bello vedere tante persone perché questo simboleggia quello che ha rappresentato per noi Valentino negli anni in cui è stato a Tirano. La mostra è stata chiamata “passaggio”, un termine dove ognuno di noi può vederci dentro quello che vuole, perché passaggio è un termine positivo sotto tanti aspetti. Quello che si è voluto rappresentare con questa mostra e solo una piccola parte dell’opera dell’artista, un momento di grande gioia perché la possibilità di avere ancora arte, espressione che sono ancora vive, sono una meraviglia è una cosa che riempie il cuore di gioia. Quì si è voluto rappresentare solo una piccola parte dell’opera di Valentino sarà nostro compito riuscire di rappresentare in seguito altre cose. Quello che mi ha insegnato Valentino, ha continuato Franco, è una cosa molto importante, è l’attenzione verso gli altri. Valentino aveva il bisogno di assorbire dagli altri, carpire l’essenza per vivere il rispetto. Un artista che si poneva con umiltà, sta a noi valorizzarne le opere, che sono di grande valore artistico. Tutto l’allestimento che vedete, ha concluso Franco, a fine mostra verrà esposto in maniera permanente nel sottopasso della stazione, un luogo che piaceva molto a Valentino che spesso frequentava anche di notte.

 

Sono seguiti gli interventi di Luca Soltoggio, che ha ribadito l’obiettivo della mostra, cioè quello di rendere omaggio a un maestro, un percorso di ricostruzione di una vicenda artistica e umana che va oltre il pur importante allestimento espositivo e permette di conoscere la vita e le opere di un grande artista. Una mostra, dedicata a un uomo "forte e sensibile", che non ha potuto né voluto che le difficoltà delle vita gli impedissero di dare sfogo alla sua insopprimibile espressività artistica, e di Andrea Poluzzi che si è soffermato sulla particolare capacità di Valentino di riunire le persone attorno a sé. La vera magia di Valentino, ha detto Andrea, era la sua capacità di stupirsi davanti alle cose molto semplici, vedere il bello nelle piccole cose. Una persona, un artista che emergeva dalla massa per il suo senso del rispetto, per il significato che dava ad un saluto, ad un sorriso. Mattia Agostinali invece ha parlato del progetto denominato “Raccontiamo Tirano”. Un progetto che vuole essere una memoria viva e collettiva per raccogliere il messaggio che Valentino ha donato a Tirano e che si vuole portare avanti. Un progetto con il quale si vuole esortare la gente di Tirano, attraverso sei temi, a presentare degli scatti in bianco e nero, per raccogliere una memoria di Tirano che sia collettiva e continua, che non vada ad esaurirsi. Una mostra quella che gli amici di Valentino hanno allestito presso il Palazzo Foppoli che racconta l’opera del Maestro attraverso una selezione di oltre 50 opere, di grande formato, in bianco e nero, tra cui diversi inediti, svelati al pubblico in questa occasione. Un percorso emozionante che porta lo spettatore all'interno di un viaggio nel tempo che rievoca il forte legame con il mondo rurale, del quale Valentino si sentiva parte, con scene di uomini e donne immortalati alle prese con le fatiche quotidiane; una raccolta di scatti, che riproducono vedute del paese delle origini e scorci mozzafiato, un invito a contemplare l’essenza dei luoghi e degli elementi naturali.

 

Nelle sue immagini, il dato naturale con tutta la sua forza, si fa protagonista. I luoghi fotografati e stampati in bianco e nero, offrono a noi spesso distratti osservatori, la loro “anima”. Valentino ritraeva le città dove aveva vissuto, Milano, Tirano, con uno sguardo curioso, attratto da piccoli dettagli, dai particolari, dalle imperfezioni ma anche dai bambini, dagli anziani, dalla vita che gli scorreva davanti agli occhi, per strada, dalla città e i suoi abitanti. Scatti capaci di catturare ogni breve momento dell’esistenza umana e renderlo eterno, di immortalare attimi di vita vissuta, stralci di realtà quotidiane, verità nascoste e poi svelate. Lavori di grafica e design straordinari che ricordano al visitatore quanto può essere creativo e pieno di inventiva il genere umano.

 

Ercole Ricci

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