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Per le strade di Roma con Francesco Rutelli

CULTURA E SPETTACOLO - 23 02 2021 - Redazione

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/Francesco Rutelli insieme a Marco Bencivenga
Francesco Rutelli insieme a Marco Bencivenga

Arte e storia, autobiografia e attualità. E’ un oggetto narrativo complesso il nuovo libro di Francesco Rutelli “Tutte le strade partono da Roma”. L’ex sindaco della Città eterna ha presentato ieri il volume nel corso di un nuovo appuntamento della rassegna “Sentieri letterari” organizzata dall’UST di Cremona e Sondrio dialogando con il cardinal Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, Sandro Barbagallo, storico dell'arte e responsabile delle Collezioni storiche dei Musei Vaticani, Salvatore Pasquariello, prefetto di Sondrio e Marco Bencivenga, direttore del quotidiano La Provincia di Cremona.

 

«Dei vari motti su Roma che mi sono stati ripetuti fin da piccolo - ha ricordato Rutelli dopo i saluti e il benvenuto di Fabio Molinari, dirigente dell’UST Sondrio e Cremona -, “Tutte le strade portano a Roma” è quello che ho sentito pronunciare in tutti e cinque i continenti, inclusa l’Australia. Il viaggio d’altra parte è sempre stato un evento epocale, lo era di certo quello che avveniva con il pellegrinaggio o con il grand tour: il traguardo romano era irrinunciabile. Ho provato a spiegare perché da Roma - per il suo essere città universale - si può davvero arrivare in ogni angolo della Terra.  Da Roma, che la si ami o la si detesti, è cambiato e continua a cambiare il mondo». Una Roma che muterà come muterà con ogni probabilità il turismo dopo la pandemia: «Fra le tante cose che dovranno cambiare c’è il turismo. E non perché dovremo visitare siti storici e monumenti da lontano o sul nostro telefono, ma perché non possiamo più ripetere il turismo di prima, quello mordi e fuggi. Tutti vogliono raccontare su Instagram la stessa cosa, scattare la stessa foto. L’Italia è invece scoperta, e penso che il post-Covid ci spingerà verso un turismo d’esperienza, diffuso, non ripetitivo. Non penso solo a Roma, ma a ogni angolo del nostro paese». 


«I romani rischiano di vivere Roma in modo provinciale - ha messo in guardia il cardinale Zuppi -: il libro di Francesco ci aiuta. Credo anch’io che il punto non sia solo un problema organizzativo. Abbiamo patrimoni incredibili che non sappiamo offrire a un turista perché a noi per primi manca consapevolezza. Francesco Rutelli è un testimone innamorato della sua città: la scopre e la riscopre continuamente, cresce nelle sue stagioni con un occhio capace di unire pietre e persone». I richiami all’attualità, anche quando si parla della Roma antica, sono continui: «Se la pandemia è l’oscurità della mezzanotte - ha ricordato per esempio Barbagallo -, ricordiamoci che anche nei momenti più bui della storia c’è poi una nuova alba. La Roma cristiana ne è una testimonianza: ovunque si guardi, a Roma si incontrano ex voto realizzati in momenti drammatici per la comunità. Ognuno di essi è una testimonianza della speranza delle persone che ne hanno fatto parte». 


«La storia è maestra di vita, ma appunto bisogna andare a scuola - ha aggiunto il cardinal Zuppi -: in passato abbiamo relegato  le epidemie in una nota a piè di pagina, e quindi oggi tendiamo a dimenticare tutto. La storia invece ci insegna a contare i nostri giorni e a capirli. Se il Covid resterà un piè di pagina, non so se ne usciremo migliori». 


La nota con cui si conclude l’appuntamento è però piena di speranza, proprio come la storia di quell’arcangelo posto sulla cima di Castel Sant’Angelo, intento a riporre la spada nel fodero: «Non un gesto guerresco - ricorda Rutelli - ma un atto commovente e bellissimo di pacificazione. La spada viene riposta, perché la peste finalmente è finita». 

 

E' possibile riguardare integralmente la diretta streaming al seguente indirizzo  https://www.youtube.com/watch?v=6jUVayy196I

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