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Non solo immortalare nelle foto, ma anche restaurare

CULTURA E SPETTACOLO - 30 08 2017 - Mèngu

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Leggo su questo giornale, a firma del signor Francesco Tresoldi, l’articolo “Ricerca murale di una fede“ che molti valtellinesi condivideranno sia per ciò che riguarda l’Arte che la Fede. Già prima il signor Ivan Bormolini, su questo giornale, pose il problema del restauro delle nostre Santelle.

 

Colgo l’occasione per mostrare una documentazione di una Santella in una stato precario, quasi in rovina e il suo successivo restauro. Ricordo l’iniziativa e il fervore che in quella occasione il signor Carlo Della Vedova . detto amichevolmente “Carlùn “ , il signor Gandini Giovanni , lo storico professor Gianluigi Garbellini e la Comunità Montana di Tirano e il sottoscritto dedicammo per il restauro della Santella. Spero che l’iniziativa continui per tante nostre Santelle da restaurare. .

 

Méngu

 

Restauro della Santella ” Fò al Sant”

Fonti da un mio colloquio del 22/ 04/2006 con il Signor Gandini Giovanni “Géni” classe 1927, abitante località Dosso, via dei Castelli, 51.

***

 

Denominazione Santella: “Fò al Sant”.

La mulattiera antica che parte dalla località Volpera (Tirano), “Vulpéra“, e che conduce alla Santella, è denominata“ Strada del Santèl“; recentemente è stata costruita, sul tracciato della vecchia mulattiera, una strada “ tagliafuoco “ percorribile con mezzi 4x4 fino alla località “Prima Crus”.

La zona della Santella è denominata: “ Sèlvi déla prìma Crus “e per meglio definirla dice: “ Tacàa àla sèlva dei Pàp (Pini), ilò sut àla cà del Cècu e li cà dei Dindàina”.

 

Dedicata alla Apparizione della Beata Vergine in Tirano .

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