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Non raramente gli animali amano più dell’Uomo

CULTURA E SPETTACOLO - 12 11 2018 - Méngu

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Davvero non vi siete mai innamorati di una mucca? Peccato! Anche se non potrete andare a sciare con lei, la sua dolcezza vi farà compagnia e sarete guardati con tenerezza infinita al pari o forse più della vostra ragazza o ragazzo.

 

Provate a guardare gli occhi di una mucca e vedrete i suoi occhi aprirsi come una lanterna di luce, vi vedrete specchiati lunghi e bislunghi come in un cristallo. Nel lento respiro delle sue narici umide, sentirete brontolare le note basse d’ un sassofono mentre le sue labbra umide tenderanno a baciarvi. Le sue orecchie si muoveranno lente e con grazia in vostro onore come un ventilabro. In questi momenti, la dolce creatura pensa di esservi amica e ve lo farà capire con lo sferzare gioioso della sua coda e con un lento calpestio. Anche se non parla, il suo stupore e la sua bontà sono come quelli di un confessore e ci perdonerà ogni male. Ci farà pensare positivo, ci rammenterà di amare la natura, di essere tolleranti e sereni. Fatevi amico d’una mucca e vi innamorerete pian piano, lentamente come il suo ruminare.

 

Ah, se il Signore ci avesse dato, oltre la necessità del mangiare, anche quello di ruminare quello che abbiamo ingoiato magari amaro o dolce. Le nostre sciocchezze materiali e morali dopo averle ruminate ben bene, sarebbero digerite e capite diversamente. Avete mai guardato pascolare le mucche? Tengono rasato i prati più dei moderni robot che rigettano ciò che hanno tagliato e sembrano caproni che indietreggiano innanzi all’ostacolo. Volete vivere beati e contemplativi? Pascolate le mucche e vi sentirete rilassati e quando vi verrà sete loro vi daranno da bere latte tiepido come una mamma e se sarete capaci di trasformarlo mangerete anche del buon formaggio. Al mattino non sarà il gallo a svegliarvi, ma il dolce e tenero muggito della mucca che vi richiama al lavoro poiché lei vuol pascolare, trasformare l’erba in latte. Miracolo della natura!

 

Credo che tra i primi esseri viventi che videro nascere Gesù sia stata una mucca che con il suo latte l’ha anche nutrito e con il suo calore del corpo lo ha riscaldato più d’un moderno termosifone. Non a caso Thomas De Quincey ( scrittore 1785-1859 ) ha scritto : “ Le mucche sono tra le più dolci creature viventi ; nessuna mostra più appassionata tenerezza verso i propri piccoli quando è priva di essi; e , in definitiva, non mi vergogno di professare un profondo amore per queste tranquille creature “. Condivido questo profondo amore poiché non raramente gli animali amano più dell’Uomo.

 

Dolce creatura

Accarezzo una mucca
dallo sguardo dolce
e dall’ umido naso.
Immobile mi annusa
le mani mentre
mi specchio
nei suoi occhi più
chiari di una lanterna.
O mucca
dagli occhi dolci,
più chiari d’occhi d’Uomo.
Dal suo tenue sorriso
traspare la bontà
del Signore.

Méngu

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