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L’opera musicale e letteraria del compositore poschiavino Renato Maranta

CULTURA E SPETTACOLO - 29 09 2020 - Pgi Valposchiavo

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/Renato Maranta

La mattina del 10 ottobre 2020 è in programma nella sala Torre di Poschiavo la tavola rotonda dedicata alla vita, alla musica e all’opera letteraria del compositore e musicista poschiavino Renato Maranta (1920-1954). Alle relazioni di ricercatori ed esperti saranno affiancati momenti concertistici di brani del Maranta eseguiti dalla soprano Manuela Tuena e dal maestro Giovanni Sanvito.

 

«Genio musicale e letterario incompreso», così esordisce Massimo Lardi in un suo contributo dell’inverno scorso, per togliere quella patina di polvere che ormai si era adagiata da diversi decenni sulla figura di Renato Maranta. Nato cent’anni fa, un anno dopo un altro grande compositore e musicista valposchiavino come Remigio Nussio, partorisce numerose e pregevoli opere nella sua breve attività e vita, tanto da ricevere le lodi dal pubblico e dalla stampa in merito alle sue composizioni di musica sacra e popolare. Lo si vuole riscoprire analizzando anche la sua opera attraverso gli interventi di sei ricercatori e l’accompagnamento di soavi note durante il convegno del 10 ottobre 2020.

 

La sua storia in breve

Nasce a Poschiavo il 14 luglio 1920, è il nono di 14 tra fratelli e sorelle. Appassionato musicista comincia a far parlare di sé alla fine degli anni Trenta. E’ il periodo travagliato a cavallo della Seconda guerra mondiale, ma per il Grigioni italiano è anche una delle stagioni più feconde dal punto di vista culturale, con Arnoldo M. Zendralli protagonista nel campo della storia e della pubblicistica, con Don Felice Menghini che primeggia nel campo della letteratura e della poesia, con i Giacometti già affermati nell’arte a livello internazionale. E, grazie a Renato Maranta, a Remigio Nussio e a pochi altri, quegli anni rappresentano senz’altro anche il periodo più animato e vivace della musica nostrana.

 

Renato impara presto a suonare l’organo, l’armonium e il pianoforte e sale agli onori della cronaca già a partire dai 18 anni, accompagnando Messe e concerti in occasione di primizie sacerdotali, nozze, sagre a Poschiavo e in vari altri paesi della valle. Nel contempo comincia a comporre musica sacra e profana e a provvedere che le sue composizioni vengano eseguite dalle varie corali e dai cori, riempiendo le sale e le chiese. Può vantare a 23 anni un Canzoniere di quasi cento brani . A Zurigo fonda una casa editrice propria a cui dà il nome di Edizioni Corali Svizzere (E.C.S) e varie sue composizioni musicali, Messe e canzoni, vengono trasmesse dalla Radio Monteceneri e dalla Radio Beromünster specialmente in collaborazione con Remigio Nussio.

 

Maranta svolge contemporaneamente un’intensa attività di scrittore. Scrive le parole delle proprie canzoni, numerosi articoli per la pagina culturale del Grigione Italiano e pubblica liriche e saggi sull’Almanacco e sui Quaderni grigionitaliani.

 

Purtroppo dietro questi successi si nasconde un profondo dramma esistenziale, dovuto anzitutto alle circostanze della guerra, alla sua precaria situazione economica e al troppo lavoro a cui si sottopone: quale soldato, studente al Conservatorio, organista, pedagogista musicale, catechista, compositore, pubblicista ed editore. A questo dispendio di energie si sommano continue delusioni per l’incomprensione e il mancato sostegno da parte di enti e persone dai quali si aspetta aiuto. È così che Renato cade in un esaurimento che lo porta a reiterati soggiorni in clinica. In una di queste «affida al fuoco» gran parte del Canzoniere e altre sue opere, tutte quelle che ha sottomano. Cercherà ogni volta di riprendersi, ma muore inaspettatamente per un’insufficienza cardiaca nel 1954 alla giovane età di 34 anni. Per fortuna una bella parte del Canzoniere è stata recentemente ritrovata e sarà analizzata meticolosamente da musicologi esperti e pubblicata dalla Pgi nei prossimi mesi.

 

Il convegno

A distanza di 100 anni dalla nascita, si è formato un comitato che vuole approfondire la vita e l’opera del poschiavino consegnandola alla memoria sia con il convegno di studi che attraverso una pubblicazione di spartiti musicali, raccolte di testi originali e studi che uscirà nei prossimi mesi grazie alla Pro Grigioni Italiano (Pgi).

La tavola rotonda, organizzata dalla Pgi, coadiuvata per l’appunto, dal gruppo organizzatore del Centenario, permetterà di illustrare diversi aspetti dell’opera e vita di Maranta grazie all’impegno di diversi ricercatori ed esperti che esporranno per l’occasione i loro studi. Di seguito il titolo degli interventi:

 

Biografia essenziale di Renato Maranta

Breve intervento di Massimo Lardi

 

Il Canzoniere di Renato Maranta e la musica popolare dell’epoca

Relazione: Pietro Bianchi

 

Il 900 a km 0 – Intervento dedicato alla musica sacra dell’autore

Relazione: Giovanni Sanvito

 

L’eco mediatica dell’attività musicale di Renato Maranta

Relazione: Achille Pola

 

La difesa spirituale della Svizzera come sottofondo dell’opera di Renato Maranta

Relazione: Paul Widmer

 

Il lavoro letterario di Renato Maranta

Relazione: Fernando Iseppi

 

Parti concertistiche

Gli interventi degli studiosi saranno alternati da parti concertistiche con pezzi di musica sacra e del Canzoniere del Maranta. I brani corali sono infatti adattati per voce solista e piano, e proposti davanti al pubblico grazie alla voce della soprano poschiavina Manuela Tuena e al maestro Giovanni Sanvito al pianoforte.

 

Maggiori informazioni sulle biografie dei relatori e dei musicisti, e il programma della mattinata si possono trovare sulla pagina web della Pgi Valposchiavo: www.pgi.ch/valposchiavo

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