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Lo sapevate che? Le origini del sindacato in Valtellina

CULTURA E SPETTACOLO - 29 04 2023 - Guido Monti

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/sindacato in provincia di sondrio
immagine diffusa da Lombardia Beni Culturali

Alla vigilia della festa dei lavoratori è utile riandare nel tempo per scorgere i primi barlumi delle organizzazioni sindacali in provincia. A questo proposito c'è stato d'aiuto Pierluigi Zenoni, sindacalista e storico valtellinese, con le ricerche da lui condotte per approfondire gli aspetti meno noti del mondo del lavoro locale.

 

La Camera del Lavoro provinciale nacque nel giugno 1919 non avendo alle spalle un'esperienza di organizzazione e di lotta. Malgrado questi limiti qualche germe rivoluzionario, seppur molto contenuto, circolava anche in Valtellina.  Appena sorta, nel luglio 1919 la CdL di Sondrio aderì allo sciopero generale proclamato per la difesa della Repubblica socialista ungherese con una sparuta partecipazione, mentre vi fu una vasta adesione allo sciopero generale proclamato nel gennaio 1920 dai ferrovieri,  che chiedevano le 8 ore di lavoro e miglioramenti salariali. Queste rivendicazioni portarono ad alcuni licenziamenti messi in atto per ritorsione. Ma nel settembre dello stesso anno, mentre a Torino, Milano e altre città le fabbriche metallurgiche venivano occupate e si mettevano in atto tentativi di autogestione operaia della produzione, a Sondrio avvenne un episodio destinato a rimanere più unico che raro nella storia del movimento operaio valtellinese.

 

La Camera del Lavoro proclamò uno sciopero generale cittadino di solidarietà con i falegnami di Sondrio da diversi giorni in agitazione per rivendicare aumenti salariali. In quella occasione la CdL organizzò squadre di vigilanza notturna per bloccare l’accesso alle strade che conducevano al cotonificio Fossati e si giunse persino a tagliare le condutture elettriche che alimentavano le macchine in modo da impedire la produzione. Un gruppo scalò il muro di cinta dello stabilimento irrompendo al suo interno per invitare gli operai a lasciare il lavoro. Le cronache dell'epoca riportano che allo sciopero prese parte circa la metà degli operai del cotonificio. Il giorno della manifestazione a Sondrio, attraversata da un folto corteo, si tenne un comizio e i dimostranti riuscirono a imporre la chiusura dei negozi in segno di solidarietà alla loro vertenza. 

 

Guido Monti

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