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Le finestre dell’uomo

CULTURA E SPETTACOLO - 13 04 2018 - Méngu

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/occhiali a specchio

Non mi piace parlare con gente che indossa  occhiali con le lenti a specchio. Dietro quelle lenti, a torto o a ragione nel mio immaginario, mi pare di  vedere  una persona sfuggente, maliziosa, sospettosa. Ho la sensazione di non vedere la persona nel suo insieme quando non la vedo gli occhi.  Mi immagino che la persona  nasconda la sua anima, il suo modo di essere  in riferimento a colui che incontra.

 

Quelle lenti non fanno intravedere emozioni, ma sembrano favorire la sicurezza mettendo il portatore in una posizione inconscia di maggior potere. Se a volte possono essere utili per il benessere degli occhi,  appare però poco cortese indossarli quando si colloquia con una persona o si entra in casa altrui. Non mi piacerebbe vedere il Santo Padre o il nostro Vescovo e neppure il mio Prevosto portare gli occhiali a specchio durante una funzione religiosa e specchiarmi mentre impartisce la S. comunione o mi benedice (sic).

 

Direte: “Ma cosa stai dicendo? Sei fulminato? Ma è una loro scelta! Il catechismo cristiano cattolico proibisce forse di portare le lenti a specchio? Aggiornati! Non ti ricordi che negli anni ’50 tutti i Sacerdoti usavano  portare la tonaca, poi pian piano si sono abbigliati come i comuni mortali con pantaloni, camicia e giacca ? Ora se portano anche gli occhiali a specchio , perché stupirsi ? La Chiesa cambia i suoi usi, persino le sue regole e prima o poi si troverà anche un accordo di culto con i protestanti e con gli ebrei. Prima o poi forse troverai in chiesa la donna diacono! Che c’è di male a portare le lenti a specchio? Ricorda ancora: prima erano i preti che suonavano le campane per richiamare la gente, ora le campane sono a comando e ad orario elettronico. Sono le campane che chiamano preti a dir messa e i fedeli a pregare.

 

Mi è capitato persino di vedere in Chiesa anche una signora, con un bel cappellino in testa e con in braccio il cane, e delle turiste assistere alla S. Messa in abbigliamento da spiaggia!  Tutto si aggiorna mentre il tempo scorre, non ti pare?". Io dico: “Mah! sarò anche datato, ma io spero , quando la Morte darà un colpo di falce alla mia persona, di non trovarmi dinnanzi al Signore che assiso sul suo trono, assieme ai suo Angeli  e ai suoi Santi porta  occhiali con lenti a specchio, anche se in quel posto dicono che la luce sia intensissima. Preferisco  guardare negli occhi la bontà del Creatore perché è guardarsi negli occhi che ci si innamora. Gli occhiali a specchio sono come un muro che non lascia intravedere il fascino della persona. Il perdono dell’altro lo si intravede spesso nel cenno e nella espressione, poiché gli occhi sono spesso più eloquenti e semplici delle parole.  Sono le nostre finestre  da dove entrano le nostre più intime emozioni . Allora lasciamo almeno intravedere i nostri occhi quando colloquiamo con i nostri simili.

 

Se non è peccato usare quelle lenti, a me pare, che quando si colloquia con delle persone, indossarle sia sintomo di maleducazione. Per conto mio quegli occhiali vanno tolti. Naturalmente non intendo aver ragione, e ognun faccia come crede, ma ripeto,  non vorrei vedere il Santo Padre, che dalla sua finestra , benedice i fedeli in piazza S. Pietro indossando occhiali con lenti a specchio e nemmeno nostro Signore quando ci giudica nell’ultimo giorno. Per me è cosi, ma voi che leggete fate come volete.

 

Méngu

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