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La camminata in notturna ha aperto la Novena in Santuario

CULTURA E SPETTACOLO - 21 09 2019 - Ercole Ricci

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/camminata in notturna

“L’esperienza del cammino non come movimento progressivo verso una meta, né come relazione visibile della partenza con l’arrivo, e neppure come piacere per il tratto già compiuto e ansia per quel che resta da percorrere, ma soltanto come esperienza tutta interiore di una condizione, che è insieme uno stato di sospensione e di conoscenza, e dunque come figura dell’esistenza umana stessa”. Antonio Machado.

 

In un’epoca in cui il mondo appare senza meta, senza certezza, con la verità frammentata in tante piccole verità, in contrasto tra loro, rinasce ogni volta, la nostalgia di una luce vera che ci può portare a una nuova vita. Ecco il perché del radicarsi e del diffondersi, pure in una società dove i riferimenti sociali si perdono, ed in tempi areligiosi, (prescindere dalla religione), come quelli attuali, del culto mariano, del turismo culturale, del movimento a piedi alla ricerca di cose e luoghi diversi

 

L'Associazione CammIKAndo OdV, nata nel 2018 per volontà di 7 soci fondatori, ideatrice del Cammino Mariano delle Alpi, (concepito con il desiderio di promuovere il senso e la realizzazione del "Cammino" visto come metafora della vita stessa, per valorizzare l’incontro con la natura, con chi vive in modo semplice che ha tanto da insegnarci, con chi vive in luoghi diversi dai nostri, con persone speciali che hanno avuto il coraggio di scelte di vita controcorrente), in occasione della ricorrenza del 515°anniversario dell’Apparizione della Beata Vergine di Tirano ha organizzato una “camminata notturna”, per l’apertura della Novena in Santuario.

 

Un gesto di fede popolare a cui hanno partecipato decine di persone: uomini, donne e ragazzi di tutte le età che hanno percorso a piedi il tratto di strada che separa Sondalo al Santuario della Beata Vergine di Madonna di Tirano.

La presenza di così tante persone interroga sul senso di tutto questo: camminare nella notte non può essere solo un momento di svago alternativo di fine estate, ma anche un’occasione per condividere l’importante iniziativa Ottobre in Rosa” promossa dalla Direzione Sanitaria dell’ATS della Montagna che ha come obiettivo la sensibilizzazione delle donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al seno e di informarle sugli stili di vita salutari da adottare e sulle visite da effettuare.

 

Il pellegrinare nel silenzio della notte riapre spazi dell’anima che spesso, nella vita quotidiana sono chiusi e forse anche sbarrati. È come se, per il tempo di un cammino ti accorgi che non sei solo, ma con te ci sono uomini e donne che senza conoscersi, si sostengono e s’accompagnano. Camminare di notte brancolando nel buio illuminati soltanto dalle torce e dalla luce sottile e leggera della luna che ogni tanto faceva capolino tra le nuvole, entrare improvvisamente in un mondo magico dove la natura entra in simbiosi con lo stato d’animo dei pellegrini.

 

Camminare in quell’incanto perdersi nella notte per ritrovare una nuova dimensione di serenità, l’emozione di un ricordo, una musica dimenticata e improvvisamente ritrovata nel buio della memoria, una sensazione di grande serenità come se una strana magia avesse fermato il tempo e i pensieri. Qualcuno sostiene che per vivere davvero la vita bisogna camminarci in mezzo e osservarla con curiosità, ed io concordo. Bisogna passare nei fitti boschi, scalare montagne e nuotare contro corrente, immergersi nella notte buia e, mentre si prosegue o ci si ferma, prestare attenzione a cosa accade dentro di noi.

 

Passo dopo passo, dopo una breve sosta presso il Santuario della Madonna delle Grazie di Grosotto sono arrivati a Madonna di Tirano erano tanti (60) tutti con l’unico obiettivo di poggiare i propri piedi nelle orme della santità. Hanno sperimentato cosa significa lasciarsi guidare dall’amore, hanno messo da parte loro stessi, le loro preoccupazioni, la loro stanchezza hanno toccato con mano il senso di essere famiglia.

 

Era la prima ora del mattino quando sono arrivati al Santuario di Madonna di Tirano, un sospiro di gioia, ed un sentimento di venerazione è stato il primo saluto che hanno indirizzato a quello straordinario luogo di cristianità e di preghiera. Un sentimento condiviso con le tante persone presenti nel Santuario per la Novena e da don Gianpiero Franzi, rettore del Santuario.

“La vostra presenza qui, ha detto don Gianpiero, il pellegrinaggio notturno che avete compiuto seguendo i passi gli uni degli altri per giungere ai piedi della Madre di Dio, è il gesto che proclama la vostra fede al Santuario della nostra Patrona”. Dopo il Rosario è stato don Tullio Schivalocchi a concludere la novena con la celebrazione della Santa messa.

 

La notte è passata, il cammino si è concluso ma in ognuno dei partecipanti continueranno a risuonare le parole i sorrisi, e tutto ciò che l’hanno reso così speciale. Un’esperienza straordinaria che resterà nel cuore e nell’anima dei partecipanti uomini e donne che possono raccontare lo stupore di un’esperienza che ha lasciato un segno indelebile nella loro vita un viaggio unico, un’emozione irripetibile di fede e di condivisione che rompe con la vita sfrenata, con la solitudine del quotidiano, con la perdita delle relazioni umane.

 

Le testimonianze dei pellegrini scandiscono lo svolgersi nel tempo di questo gesto di fede, che ripropone le esperienze piccole e grandi, emozionanti e gioiose di persone riunite nel nome di Maria.

“Ho partecipato al cammino notturno. Ho avuto la possibilità di stare con me stesso e con la Madonna, di curare e vivere la mia spiritualità, la mia religiosità, incontrando tanti pellegrini, l'esperienza vissuta resterà nel mio cuore. Complimenti agli organizzatori”

 

Grande la soddisfazione della Presidente dell’Associazione CammIKando Lidia Culanti “Ringrazio di cuore, ha detto, tutti i partecipanti alla camminata. Un ringraziamento particolare a don Nicola Schivalocchi di Tirano e don Filippo Macchi della parrocchia di Grosio che hanno accompagnato i pellegrini con preghiere e brevi riflessioni sul significato del pellegrinaggio lungo il percorso e alla dott.ssa Lorella Cecconami direttrice di ATS della montagna per averci onorato con la sua presenza alla camminata.

 

Ercole Ricci

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