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L'orso resta in Valposchiavo

CULTURA E SPETTACOLO - 09 01 2018 - Museo poschiavino

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Il Museo poschiavino ha concluso con successo la stagione espositiva 2017. Come nel 2016, l’attrazione principale è stata la mostra temporanea sull’orso in Valposchiavo, che ha goduto in parte anche di un’attenzione a livello nazionale. Sono attualmente in corso i preparativi per la stagione 2018, che prevede in particolare una nuova esposizione straordinaria sulla cultura tessile e sulle mode locali.

 

Il Museo poschiavino ha chiuso la stagione 2017 con circa 4.000 presenze, una cifra positiva per l’istituzione. La mostra dal titolo «L’orso in Valposchiavo - Dal Seicento a M13» ha riscosso nuovamente l’attenzione del pubblico. L’orso - presentato all’interno della sua tana - è stato accompagnato da un ampio apparato informativo e didattico, in cui i visitatori, oltre a trovare numerose informazioni sulla storia dell’orso in Svizzera, sono stati sensibilizzati sul tema della convivenza tra uomo e orso in un’area popolato fino a 2.000 metri di altitudine.

 

L’orso non scappa via di nuovo...
Gli spazi adibiti alla mostra sull’orso tra il 2016/17 sono già pronti per ospitare la prossima
mostra temporanea. Ma l’orso resterà al Museo: la tana di M13 è stata concepita come elemento permanente, mentre tutto il materiale didattico verrà selezionato e rielaborato per essere messo a disposizione dei visitatori in un’altra forma. Anche in futuro sarà quindi possibile documentarsi presso il Museo poschiavino sulla ricomparsa del plantigrado in Svizzera e in particolare in Valposchiavo.

 

Obiettivo dichiarato: garantire sempre elevati standard qualitativi
Il Museo poschiavino comprende due strutture: lo storico Palazzo de Bassus-Mengotti e Casa Tomé, la casa contadina risalente al Medioevo e ancora ben conservata nella sua posizione originale nel centro del paese. In entrambe le strutture durante la stagione estiva e autunnale si sono svolti eventi speciali e visite guidate a tema.

 

L’obiettivo del Museo è da un lato quello di presentare agli abitanti della regione ma anche ai turisti svizzeri e stranieri l’evoluzione storica, economica e culturale della Valposchiavo nel corso dei secoli. D’altro lato il museo intende anche garantire, documentare e conservare a lungo termine gli oggetti testimoni di epoche diverse.
«Siamo sempre molto attenti a come presentiamo le nostre mostre», spiega Paolo Raselli, Presidente della Fondazione Ente Museo poschiavino. «Miriamo a esposizioni con standard qualitativi elevati, sia per le mostre temporanee che per quelle permanenti, in modo tale da potercomunicare con successo i nostri messaggi al pubblico contemporaneo».

 

Una mostra sulla moda
Tenendo conto di questo principio sono iniziati già a inizio 2017 i lavori per una nuova mostra temporanea dedicata alla cultura legata ai tessili e alla moda. Nei 180 metri quadrati a disposizione verranno sviluppati vari temi, che spazieranno dal vestire preindustriale locale con la semplicità funzionale di capi e modelli allo sviluppo delle fibre e dei tessili dal lino all’avvento del sintetico, passando per una galleria della moda che evidenzia il passaggio dal costume alla moda attuale. E non potrà naturalmente mancare una sezione riservata al costume tradizionale, come esempio di controtendenza ad un’evoluzione inesorabile.

 

Per l’allestimento 2018/19 il Museo poschiavino si avvale di nuovo di una squadra ben collaudata, diretta dallo storico e specialista in arti museali Daniele Papacella e coadiuvata dall’associazione artistico-culturale CREarti di Sondrio. I lavori di progettazione sono già in fase avanzata, mentre è partita proprio in questi giorni la campagna di ricerca fondi. L’inaugurazione della mostra temporanea – e quindi anche l’apertura della prossima stagione museale – sono previsti per il 16 giugno 2018.

 

Museo poschiavino

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