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"L'angolo verde": Il carciofo, l'ortaggio del re

CULTURA E SPETTACOLO - 25 01 2022 - A. S.

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/carciofo

Nella mitologia greca si narra che Zeus si innamorò della bellissima ninfa Cynara, dai capelli biondo cenere, viso luminoso occhi verdi con pagliuzze viola. La ninfa rifiutò fin da subito le attenzioni del padre degli déi, il quale, ritenendo inaccettabile un tale comportamento, in un moto d'ira la trasformò in un vegetale che le assomigliasse: il carciofo. Di colore verde con sfumature viola, spinoso e rigido all' esterno, dal cuore tenero al suo interno.



Il suo nome scientifico è Cynara dal latino Cinis (dalla cenere) e deriva dalla selezione orticola del cardo selvatico. Proveniente dall' Africa settentrionale fu introdotto inizialmente in Sicilia; in seguito, si diffuse in Inghilterra e Francia.

Proprio oltralpe nel periodo rinascimentale Caterina De Medici ne introdusse la coltivazione alla corte del re di Francia Luigi XIV, nell'orto reale di Versailles. Nella prima metà dell' ottocento il carciofo cominciò a diffondersi tra i ceti popolari.


In farmacologia gli estratti di carciofo ottenuti da foglie, fiori, radici, già dall'antichità erano usati come medicinali.

La presenza della cynarina ha il merito di produrre effetti curativi sul fegato, riducendo i valori di colesterolo e lipidi.

 E’ ricco di ferro e vitamine A, B, C, E, favorisce la secrezione della bile, ha proprietà diuretiche.

 Questa somma di proprietà benefiche contribuisce a mantenere la pelle sana e luminosa.

In cosmetica il carciofo trova impiego come stimolante cutaneo per la cura del cuoio capelluto.


Il suo gusto amarognolo lo rende un ortaggio particolare e unico, che ben si presta alla preparazione di gustose ricette culinarie,  che non deve mancare sulle nostre tavole.

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