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Il pittore Giovanni Gavazzeni e la Sacra Famiglia nella parrocchiale di San Martino

CULTURA E SPETTACOLO - 21 01 2021 - Ivan Bormolini

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/LA SACRA FAMIGLIA
LA SACRA FAMIGLIA

(Di I. Bormolini) Il pittore Giovanni Gavazzeni era nato a Talamona il 13 settembre 1841, da Severino e Simonetta Rosa.

Il padre, si era trasferito in questa località della bassa valle verso il 1830 dove nel suo lavoro (non è indicato quale sia stato), era considerato un professionista.

 

Si trattava di una famiglia distinta e discretamente agiata, grazie a questo stato i genitori avevano potuto assecondare sin dai primi anni della vita del figlio la sua inclinazione verso la pittura.

Nel 1851, a soli dieci anni e dopo la morte del padre, Giovanni otteneva l'ammissione all'Accademia Carrara di Bergamo mediante a l'interessamento di un suo zio paterno che era segretario dell'Accademia stessa.

Era stato allievo distinto del professor Scuri e dei pittori Pozzano Loverini e Giuseppe Diotti, divenendone in poco tempo uno dei loro migliori discepoli.

Nel 1859, a 18 anni, Gavazzeni aveva preso parte con Garibaldi alla difesa dello Stelvio, ambito in cui si era distinto in ardimentose imprese.

 

A conclusione di quella campagna, era tornato ai suoi studi prediletti che si completavano nel 1863; nello stesso anno veniva premiato con una medaglia d'oro in un concorso promosso dall'Accademia Carrara per aver realizzato l'opera in carboncino San Gerolamo penitente.

Si era poi trasferito per qualche tempo a Roma e a Firenze, in questi due templi dell'arte, aveva ammirato e studiato i capolavori dell'arte antica e moderna, completando così la sua educazione artistica.

Tornato a Talamona, si era dedicato a vari generi di pittura: il ritratto sia a olio che a carboncino, l'affresco, la pittura a encausto, la pittura su rame e zinco ed il restauro.

Nel seguire il filone dei ritrattisti valtellinesi, Gavazzeni aveva realizzato un centinaio di ritratti durante la sua quarantennale esperienza pittorica.

 

Per noi tiranesi, oltre all'opera che citerò più avanti, nell'ambito dei ritratti a sua firma ricordiamo quello dello storico prevosto don Luigi Albonico, il quale come altre illustri personalità valtellinesi era stato immortalato dalla maestria del Gavazzeni.

La produzione pittorica di Giovanni Gavazzeni, che è ricordato a Tirano anche per una via a lui dedicata, in tema prettamente religioso, vedeva i suoi primi esordi nei lavoro eseguiti nella parrocchiale di Chiuro e nella Cappella Campoerbolo sita sulla strada da Morbegno ad Albaredo.

La sua arte aveva suscitato una buona impressione e così tra il 1870 ed il 1876, all'artista talamonese, venivano commissionate sistemazioni pittoriche e restauri nelle Collegiate di Sondrio e Morbegno.

Per la cronaca va detto che i citati lavori, non avevano ricevuto esito felice; a Morbegno la Fabbriceria stornava il contratto per i lavori della cupola affidandogli solo gli affreschi della cappella di San Filippo Neri, unitamente ad altre piccole opere di restauro.

In quel di Sondrio, i suoi interventi in Collegiata non avevano soddisfatto completamente ricevendo alcune critiche riportate sui giornali locali.

 

Nonostante questo a distanza di anni, la critica ufficiale riteneva le opere morbegnesi e sondriesi fra le migliori della sua produzione.

Per tornare alla vita privata di Giovanni Gavazzeni, si annovera che il 6 febbraio 1873 nella chiesetta di San Pietro al Masino, sposava la sua fedele compagna ed ispiratrice della sua arte Rosa Pirola.

Il matrimonio non era stato allietato da figli, ma il Gavazzeni, galantuomo dal cuor d'oro, non avendo prole prendeva con sé tra nipoti della moglie, prodigandosi per fornire loro le cure di un padre affettuoso.

Dal 1880 al 1895, la produzione artistica di carattere religioso proseguiva a ritmo serrato in diverse chiese della Valtellina. Potrei continuare a citare molto sulla vita artistica di Giovanni Gavazzeni, ma concludo con un fatto che merita di essere menzionato.

Nel 1900, quindi sette anni prima della sua morte, insieme con il poeta di Morbegno Guglielmo Felice Daminani, Gavazzeni aveva intrapreso un giro nella nostra provincia, allo scopo di compilare un elenco delle migliori opere d'arte esistenti in Valtellina.

I due speravano di ottenere aiuti per preservarle dai danni del tempo, dell'ignoranza e dal vandalismo. Questo giro però non veniva ultimato, un vero peccato se ci pensiamo ancor oggi, ma la Provincia si era mostrata riluttante alla concessione dei fondi relativi.

 

GAVAZZENI E LA SACRA FAMIGLIA NELLA NOSTRA COLLEGIATA. In questa mia semplice rubrica dell'arte legata a Tirano, che per vari motivi ho tralasciato negli ultimi mesi dell'anno appena trascorso, desidero annoverare la tela di Giovanni Gavazzeni che fa gran mostra di sé nella nostra chiesa parrocchiale.

La tela, trova collocazione nella cappella della Sacra Famiglia che si trova nella navata di destra della nostra parrocchiale di San Martino. A differenza delle altre cappelle che fanno da ornamento alla chiesa nelle navate laterali, in questo caso, come scrive il professor Gianluigi Garbellini, non possiamo parlare di una vera e propria cappella in quanto questa è priva di altare.

La stessa veniva costruita nella prima metà dell'Ottocento come raccordo tra le attigue altre cappelle al fine di collocarvi un confessionale.

Il nome di questa, senza che corrisponda ad un ufficiale dedicazione, è proprio dovuto alla presenza del quadro del Gavazzeni raffigurante la Sacra Famiglia.

L'opera risulta essere tra le più importanti di Giovanni Gavazzeni e risale al 1896, singolare per l'iconografia, ci porta a pensare pur staccandoci dalla tradizione, ad un'atmosfera di raccoglimento che spazia in un sentimento di affettività intimità tra i componenti che nella vasta produzione pittorica in tema solitamente animano questa scena.

 

 

FONTI: IL TIRANESE N°7. LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE 1977. “Giovanni Gavazzeni pittore ( 1841-1907). A cura della Biblioteca Revv. Mitta- Grosotto. Collaboratori alla ricerca: don Giovanni Rapella, Tina Riva, Alberto Giudice, Bruno Sala Peup, Valerio Quadrio, Battista Leoni. Stampa: Tipografia Bonazzi, via Mazzini 23100 Sondrio. Anche l'immagine di copertina è tratta dalla setssa fonte.

LA CHIESA DI SAN MARTINO IN TIRANO. Autori. Gianluigi Garbellini e William Marconi. Stampa: finito di stampare nel mese di luglio 1999 dalla Tipografia Bettini- Sondrio.

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