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Il palazzo Foppoli e i suoi passaggi di proprietà

CULTURA E SPETTACOLO - 17 05 2018 - Ivan Bormolini

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Lasciata la porta Poschiavina, lo sguardo non può non cogliere il caratteristico angolo di palazzo Foppoli ed il suo portale d'ingresso.
La struttura era stata costruita verso la metà del cinquecento da Ludovico Quadrio dottore in giurisprudenza ed originario di Grosio.

 

Nel 1674 era passata di proprietà alla famiglia Marchesi. Questa a sua volta aveva ceduto l'immobile, assieme ad altre due case, al santuario della Beata Vergine Maria di Madonna di Tirano.
I deputati del santuario lo avevano dato in locazione e vi avevano aperto un'osteria nel 1760.
L'ingresso di questa osteria è ancora oggi ben visibile a lato del portale principale ed ancor oggi rimane testimonianza di quei primi arbori commerciali tiranesi.

 

Sopra il portale gli stessi deputati, per testimoniarne la proprietà, avevano commissionato un dipinto che raffigurasse la scena dell'Apparizione della Beata Vergine a Mario Omodei.
Oggi, purtroppo lo stato di conservazione dell'affresco risulta precario. Il restauratore morbegnese Marco Garoli, nella primavera del 1991, aveva condotto delle operazioni di pulizia e consolidamento dei colori.

 

Il palazzo era poi divenuto di proprietà della famiglia Foppoli e quindi successivamente per legato testamentario, al dottor Dino Bernardino Mazza.
Era stata infatti Cosima Foppoli detta Cosimina ( 1849-1913 ) e sorella di Maddalena, a costituirne suo erede l'Ufficio provinciale del Lavoro e dell'Immigrazione ideato proprio dal Mazza che nel 1910 era in fase di istituzione con l'apporto della Società Umanitaria di Milano e della Società Operaia di Milano.

 

Alla sua morte, nel 1962, il figlio Mario Camillo era subentrato al padre come Presidente del Lascito e di seguito, in data 8 febbraio 1971, ne aveva sottoscritto la devoluzione alla comunità di Tirano.

 

Oggi il comune ne è proprietario, e consente l'uso della sala mostre insieme al bel porticato interno: il tutto si presenta in ottime condizioni ed è pregevole, in particolare, la sala del camino.

 

Il dieci giugno 2006, si è tenuta la cerimonia di scoprimento della targa in ricordo di Bernardino Mazza, ideatore e fondatore del già citato Ufficio provinciale del Lavoro e dell'Immigrazione. Nella stessa giornata si è scoperta, all'esterno del palazzo, una seconda targa in memoria delle benemerite Maddalena e Cosimina Foppoli ch,e con il loro patrimonio, avevano consentito lo sviluppo e l'azione dello straordinario e storico Ufficio di Bernardino Mazza.

 

Ivan Bormolini

 

FONTI

Tirano Il centro storico, storia arte architettura di Gianluigi Garbellini. Stampa Lito Polaris Sondrio.
L’iconografia dell’Apparizione della Madonna di Tirano di Tamara Del Dosso Vanari. Stampa Tipo Polaris Sondrio.
Per le foto di Maddalena e Cosima Foppoli: La casa di Riposo compie cent’anni. Coordinamento editoriale Bruno Ciapponi Landi. Stampa Tipografia Bettini Sondrio

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