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Gestire una sala cinematografica nel 2018: il futuro del cinema Mignon

CULTURA E SPETTACOLO - 19 09 2018 - Alberto Gobetti

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/mignon tirano

Come reagiscono le sale cinematografiche indipendenti alle sfide poste dalla concorrenza dei grandi multisala, alla disaffezione della gente, ai problemi e alle strozzature della distribuzione, ai limiti strutturali, all'ubicazione frequente in piccoli centri abitati? In modo molto vario, talvolta assai innovativo e spesso vincente. Questo è ciò che si evince da Alla ricerca della sala - Il giro (d'Italia) dei cinema, un diario di viaggio in 48 cinema di 38 città italiane scritto a due mani da Emilia Desantis e Nicola Curtoni. Il breve scritto (108 pagine fitte di visite, incontri, interviste, riflessioni) muove verso l'obiettivo di capire su quali basi può stabilmente fondarsi la sala cinematografica di domani: "radicata sul territorio e aperta al mondo, permeabile alle nuove tecnologie e ai cambiamenti del pubblico".

 

Il capitoletto conclusivo dello scritto (intitolato: "L'angolo delle idee") fissa in modo sintetico le esperienze innovative raccolte, e offre a tutti coloro che sono interessati al futuro del "luogo" cinema (siano essi spettatori o gestori o distributori) spunti di attualizzazione e strumenti di ammodernamento.

 

Nicola Curtoni è divenuto di recente animatore cinematografico del cinetatro Mignon, istituzione cittadina di grande importanza ma che soffre delle incertezze economiche delle piccole sale di provincia e di una certa crisi di prospettiva. L'incontro con Curtoni, previsto per mercoledì 26 settembre alle ore 20.45 presso la Libreria Il Mosaico di Tirano, servirà molto a fare il punto sullo stato di fatto, su ciò che si è fin ora progettato per rilanciarlo e sui progetti futuribili per dargli la rilevanza che merita come pilastro del sistema culturale tiranese.

 

Alberto Gobetti

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