MENU
/fede

Elogio della piccolezza

CULTURA E SPETTACOLO - 17 06 2018 - Don Battista Rinaldi

CONDIVIDI

/don battista rinaldi

Non è solo questione di dimensioni, ma di stile, di sensibilità, di modi di essere e di fare, di percezione di sé in rapporto con gli altri, con gli avvenimenti e con le situazioni della vita. Il vangelo di oggi, attraverso un linguaggio parabolico, – l’unico possibile per le ‘cose del Padre’ – ci invita a porre attenzione alla crescita del seme. In essa c’è qualcosa di divino, c’è una logica che aiuta a comprendere meglio la logica del regno. Indirettamente un elogio di ciò che è piccolo. Così, attraverso un linguaggio umano, semplice, comprensibile che realizza una comunicazione aperta, inglobante, non escludente, si vuole richiamare l’attenzione sull’efficacia della Parola di Dio raccontando di un seme che cresce da sé. Il seme seminato germoglia e completa la sua crescita senza intervento del seminatore, nonostante la sua piccolezza quasi invisibile. Così la Parola di Dio ha un’efficacia non misurabile.

 

Come la potenza della Croce ha un’efficacia che si realizza nell’impotenza di un crocifisso, così la Parola: la sua efficacia si realizza dopo che è interiorizzata, ascoltata continuamente e con perseveranza, fatta regnare sopra le tante parole che distraggono, fino a divenire principio di discernimento e di azione; così diventa principio di carità, di misericordia, di perdono, di giustizia e di verità. E l’uomo che avrà coltivato nel proprio cuore la Parola di Dio sarà da esso rigenerato, trasformato, diverrà principio di vita nuova e ne mostrerà l’efficacia nel suo vivere, senza esibizionismi, “come egli stesso non lo sa”.

 

Il linguaggio semplice delle parabole, rivela, ma anche nasconde; come la luce forte del lampo, durante i temporali, sembra mostrare più di quello che normalmente si nota, ma appena si spegne la scena diventa ancora più buia, e con fatica e quasi a tastoni si riesce a muoversi e a cercare qualcosa nel contesto. Diventa necessario fermarsi e pensare a quanto la luce forte ha mostrato, e attendere un po’ per riuscire di nuovo a intravedere.

 

Inoltre le parabole nella loro concretezza invitano a considerare con attenzione e in modo sapienziale tutto quanto fa parte della concretezza della nostra vita: anche in quegli avvenimenti, talvolta piccoli e banali e altre volte macroscopici e vistosi, si manifesta la stessa logica del regno che valorizza tutto quanto è piccolo e casuale.

 

Uno di questi ‘segni’ è certamente il fatto della mobilità delle persone nel mondo; l’inconsistenza e l’insignificanza dei confini e delle nazioni: siamo cittadini del mondo. E non c’è tiranno di turno che possa fermare questa ‘migrazione’, talvolta causata anche da forze maggiori. Si rassegnino tutti: si potrà rallentare ma non fermare. E chi avrà saputo affrontare con umiltà e piccolezza questo ‘segno’ sarà beato!

 

Don Battista Rinaldi

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI