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Da qual pulpito veniva la predica?

CULTURA E SPETTACOLO - 22 10 2020 - Ivan Bormolini

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/COLLEGIATA DI SAN MARTINO 1904
COLLEGIATA DI SAN MARTINO 1904

(Di I. Bormolini) Una di queste sere mi stavo gustando per l'ennesima volta uno dei film che compongono la saga di don Camillo, parroco di Brescello e del sindaco di quel paesello Giuseppe Bottazzi detto Peppone. Guardando il parroco predicare dal pulpito, mi è venuto in mente quello ancor oggi presente in santuario e quello che campeggiava nella parrocchiale di S. Martino.

 

Nelle mie rubriche dedicate all'arte, non mi sono mai interessato di questi due capolavori e così ho deciso di approfondire e come al solito pormi delle domande.

Se nella nostra Basilica il pulpito è ancora ben conservato, quello in S. Martino che fine ha fatto?

Nella fotografia di copertina, vi riporto l'interno della Collegiata tiranese parato a festa. Si tratta osservandolo oggi di un allestimento, se così volgarmente lo posso definire, davvero particolare, ricco di ornamenti che avevano impreziosito la parrocchiale.

Nell'immagine risalente al 1904, si nota una chiesa che oltre alle sue opere d'arte esistenti, era particolarmente arricchita o ornata per due motivi: il primo era inerente ai festeggiamenti del quarto centenario dell'Apparizione ed il secondo per festeggiare i cinquant'anni di sacerdozio di don Luigi Albonico, prevosto di Tirano in quell'epoca.

Nell'analizzare il magnifico contesto, ricco di drappeggi e tendaggi, si nota quello che era l'originario pulpito; nel mio piccolo ricercare, non so in quale precisa data questo veniva smantellato e nemmeno che fine ha fatto la copertura superiore.

Però di quel capolavoro ligneo dello scultore G. Battista Saligari risalente al 1685, nel nostro tempo possiamo essere fieri di ammirarne la fine intagliatura, nell'altare maggiore.

Il vero e proprio altare, costituisce la parte centrale dell'antico pulpito, con le sue eccellenti finezze decorative, nelle nicchie vi troviamo scolpite le statue di Santa Perpetua e San Remigio.

Nulla è andato perduto nemmeno per le parti laterali dello storico pulpito, mi riferisco agli amboni, ovvero le piccole tribune ai lati dall'altare.

Per maggior chiarezza, ho voluto ridurre l'immagine di copertina, che fa parte della carrellata finale delle fotografie. Come si può evincere sul pulpito campeggiava un crocifisso, analizzando il vasto campionario di croci della parrocchia, questo sicuramente è ancora parte del patrimonio della Collegiata, ma mi è difficile identificarlo.

Veniamo ora al pulpito della nostra Basilica di Madonna di Tirano: in primo luogo, questo stupendo ornamento risale alla fine del Cinquecento, le date precise sono incise tra gli intagli, 1599 e MDC.

Purtroppo in questo caso, nella lunga storia di artisti che con la loro maestria hanno ornato il tempio, il nome dell'autore rimane ignoto.

Non è certamente la stessa mano che ha lavorato sulla cassa dell'organo, ma forse, come afferma lo storico Gianluigi Garbellini, esperto studioso del santuario, l'artista è individuabile tra Alessandro Lochetti di Lovero o Giovanni Andrea Musatto di Grosotto, infatti gli stessi erano erano stati autori di pulpiti simili tra alcune chiese delle nostre valli.

Nell'osservarlo, non sfugge una grandiosa abilità artistica ricca di delicate statuine: vi troviamo l'Assunta con ai lati San Michele Arcangelo e San Martino, assieme ad altre immagini sacre tra le quali San Remigio, Mosè, San Lorenzo, un profeta, Sant'Anna con il bambino Gesù e San Giovannino.

Due angeli poi sorreggono al cielo il pulpito, questo fatto oltre a costituire un ulteriore e bell'aspetto artistico, riveste anche un fatto che non era considerato secondario, ossia quello di evitare la dispersione della voce del predicante.

Di buona fattura risulta essere anche il crocifisso retto da una mano che sporge dal parapetto. Infine la scala in ferro battuto è opera del primo del Novecento.

 

 

FONTI: LA CHIESA DI SAN MARTINO IN TIRANO. Autori: Gianluigi Garbellini e William Marconi. Stampa: finito di stampare nel mese di dicembre 1999 dalla Tipografia Bettini Sondrio. ( anche la foto di copertina è tratta dallo stesso volume ).

LA MADONNA DI TIRANO. MONUMENTO DI FEDE DI ARTE E DI STORIA. Autore: Gianluigi Garbellini. Stampa: finito di stampare nel mese di giugno 2004 dalla Tipografia Polaris Sondrio.

La foto del pulpito di Madonna è tratta dall'opera IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI TIRANO 1504-2004. Alessandro Dominioni Editore fotografie di Federico Pollini. Stampa: Tipografia Bettini Sondrio.

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