Case di pietre vive

Le pietre della corte Beltramelli ricordano il viver duro,

il fumo in cucina, il miagolio del gatto infreddolito

e il suo grattar lo stipite della porta.

Ricordano la stanza con i fior del freddo sui vetri,

le lenzuola ruvide e ghiacciate

rumorose come carta di giornale,

l’odore di minestrone, la fragranza del chisciöl ,

il caldo e lo scoppiettare del focolare,

l’umidità dei panni ad asciugare.

Ricordano un Natale di fantasia e di pensieri buoni,

   la felicità d’ un paio di scarponi nuovi,

e l’attesa di spiccioli nel portafoglio.

Ora le case di pietra hanno messo il cappotto,

sono calde alla pari del sedere di un bimbo,  

sono gatte nella cesta  imbottita. 

Sono case frantumate da mille e più pensieri,

teatro di cento convenevoli e sorrisi

dove l’ignorare del povero è quotidiano.

Antica corte di pietre vive il tuo apparire

rende dolce , quieta e scalda la vita,

svelando l’umiltà delle nostre radici.     

Ezio (Méngu)