A Lovero 'Tradimenti' di Christian Poggioni
CULTURA E SPETTACOLO - 22 07 2023 - Guido Monti
Christian Poggioni è un attore e regista che si è diplomato in recitazione alla scuola del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler a Milano. Si è già esibito in Valtellina e gli appassionati di musica lo ricordano per la rivisitazione del celebre album di Fabrizio De André 'Non al denaro, non all'amore né al cielo' ispirato all'Antologia di Spoon River del poeta e scrittore statunitense Edgar Lee Masters. Lo spettacolo che presenta sabato sera alle 21 allo spazio cultura di Lovero, nell'ambito della rassegna 'Teatro festival Valtellina-Valchiavenna 2023', si intitola 'Tradimenti' Si tradisce per amore o per invidia, per bramosia di potere o per avidità, per viltà o per un ideale e il tradimento è un’esperienza da cui è difficile sottrarsi. Da Caino a Bruto, da Cristo a Gandhi, dagli spartani delle Termopili ai combattenti di Stalingrado la storia è piena di eroi traditi e odiosi traditori. Le loro vicende narrano l’inevitabile e drammatico scontro tra la viltà e la dignità umana. 'Tradimenti' prende vita dalla fusione di testi scritti da Christian Poggioni con canzoni, monologhi, poesie e racconti di autori di diversa estrazione come Erodoto, Catullo, Boccaccio, Shakespeare, Manzoni, Cechov, Gandhi, don Mazzolari, Totò, Karen Blixen e il già citato Strehler. Le loro parole e in alcuni casi le loro biografie sono ricomposte e rielaborate all’interno di una drammaturgia incalzante che alterna atmosfere drammatiche, comiche e poetiche per condurre il pubblico in un inaspettato viaggio alla scoperta del tradimento nella storia, nella letteratura e nella vita di ognuno di noi. Ogni brano è preceduto e seguito da testi scritti da Christian Poggioni, che dialoga col pubblico introducendo di volta in volta i personaggi e presentando il tradimento da diversi punti di vista quali l'amicizia, l'amore, la spiritualità ma anche la guerra e la malavita. La direzione, l'interpretazione e la drammaturgia sono dello stesso Christian Poggioni, la musica originale è di Amleto Pace e Antonio Gorgoglione, e la scenografia e i costumi sono curati da Aurélie Borremans. L'ingresso è libero, però è consigliata la prenotazione. Guido Monti
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