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6 luglio 2003: il Vescovo di Como nomina la nostra basilica santuario diocesano

CULTURA E SPETTACOLO - 17 05 2019 - Ivan Bormolini

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/madonna di tirano

Prima di parlarvi della proclamazione della nostra basilica a santuario diocesano, desidero fare un breve cenno sulle ultime due grandi processioni che hanno visto come meta finale, luogo di ringraziamento e devozione questo monumento di fede.

 

Mercoledì ho citato la processione svoltasi dopo la liberazione della Valtellina dalla seconda guerra mondiale.

Un percorso di preghiera che si era snodato dalla Collegiata di San Martino verso la basilica. La memoria storica più recente ci riporta al 1987, anno tristissimo e drammatico per la nostra valle colpita nuovamente da una terribile alluvione che aveva provocato morte e distruzione.

Ancora una volta i valtellinesi ringraziavano la Beata Vergine di Madonna di Tirano con un lungo cammino processionale, era domenica 27 settembre 1987.

Per descrivere quel momento che si è doverosamente collocato nella storia ormai ultracinquecentenaria della nostra basilica, voglio citare una fonte diretta che in quel giorno era presente e che nel vivo ricordo del ventennale dell'alluvione ( 2007 ) ha scritto un documentatissimo libro che rievocava quella terribile estate.

 

Sto parlando dell'amico Ezio Maifré, che nel suo volume “Le calamità del 1987 in Valtellina”, racconta di quella processione.

“Nel ricordo di quella strana e sventurata estate dell'87 i valtellinesi non dimenticheranno mai le 21 vittime della val di Tartano, le due vittime della val di Togno, la vittima di Caiolo, i 7 operai sepolti dalla frana e i 22 abitanti di Aquilone spazzati via dalla frana traditrice. Ricorderanno le 341 abitazioni distrutte, le 1545 case danneggiate.

I quasi 27.000 sfollati porteranno sempre nei loro cuori il sentimento di angoscia che provarono nell'abbandonare le loro case e i loro beni sotto l'incubo di un'immane catastrofe e ricorderanno con gioia il giorno del rientro nelle loro case e la “riconquista” dei loro beni.

Soprattutto non dimenticheranno mai di ringraziare la Beata Vergine di Tirano, patrona della Valtellina.

Ella ci fece una grazia nella sventura: il corpo frana dello sbarramento del lago di S. Antonio non cedette e la valle fu risparmiata.

Si! Quella fu una grazia di immenso valore. Ella fece questa grazia perchè era già stata grande la sofferenza della gente per le 53 vittime del disasto, ma la fece anche per il segno di grande fede che la valle avrebbe dato la domenica del 27 settembre '87.

Fu il giorno della “marcia della fede”; fu il giorno memorabile del ringraziamento per lo scampato pericolo...

Per questa grazia più di diecimila persone di tutta la valle si erano dati appuntamento presso la chiesa della Madonna del Piano a Bianzone. Volevano formare un fiume di fede viva marciando e cantando lodi alla Vergine; volevano invadere il fondo valle non con l'acqua limacciosa ed irruente del lago di S. Antonio, ma con la loro fede cristallina e serena sino a giungere in preghiera alla basilica della Madonna di Tirano.

Lì ci sarebbe stato il ringraziamento per la grazia ricevuta nella sventura... ”.

 

Parlando di processioni, non va assolutamente scordata quella della sera del 29 settembre 2004, che si snodava dalla parrocchiale di S. Martino, sino alla basilica. Era stata quella una profonda testimonianza di viva fede verso la nostra Vergine Maria, nel giorno esatto della sua apparizione al Beato Mario Omodei. Con questo rito si concludeva una giornata storica per Tirano, per Madonna, ma anche per l'intera Valtellina e la nostra Diocesi.

Promotore di tutto questo era stato l'allora compianto prevosto monsignor Tullio Viviani, le sue vibranti e commoventi parole, pronunciate al termine di quella processione riecheggiano ancora nell'animo di molti, così la benedizione del Cardinale Francesco Coccopalmerio.

 

Ma veniamo ora alla proclamazione del tempio a Santuario Diocesano. Questo atto, voluto dall'allora vescovo di Como Alessandro Maggiolini, ieri come oggi, riconosce in modo solenne ed ufficiale il ruolo del santuario-basilica della Madonna di Tirano, all'interno della Diocesi di Como.

Domenica 6 luglio 2003, nel corso dell'insediamento del nuovo rettore e dei sacerdoti addetti al santuario, tutti provenienti dal clero diocesano, il vescovo Maggiolini leggeva l'atto ufficiale al termine dell'omelia. Eccone il contenuto:

“Con decisione riflessa e pregata, eleggo il santuario dell'Apparizione della Madonna di Tirano alla dignità di santuario diocesano: Maria che qui è apparsa, protegga e, con la sua mediazione materna, guidi l'intera Chiesa locale perchè risponda sempre più alle esigenze del suo Sposo e Capo, il Signore Gesù. La cattedrale già è dedicata all'Assunta. La Madonna di Tirano sia accolta come singolare protettrice della diocesi con i protomartiri e i primi vescovi di Como, specialmente col patrono sant'Abbondio. Di questa decisione fa fede il decreto che oggi reco perchè sia esposto in questo tempio e ne eriga l'attività pastorale”.

 

Ivan Bormolini

(Fine terza ed ultima parte)

 

FONTI:

  • Il Santuario della Madonna ditirano 1504-2004. Alessandro Dominioni editore. Edizioni L'officina del Libro Sondrio. Autore della fonte prof. Gianluigi Garbellini. Stampa Tipografia Bettini Sondrio.
  • Calamità del 1987. Autore Ezio Miafrè. Stampa Litografia Poletti snc, Villa di Tirano 2007 (So)
  • Per le forografie: Notiziario della Banca Popolare di Sondrio N°45 dic 2007. Stampa Poligrafiche Bolis Bergamo.
  • Diario del Cinquecentenario. Readazione a cura di Bruno Ciapponi Landi. Stampa Offset Center Printing srl C astelcivita (Sa)

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