MENU

Un flashback di Erminia Tropea Mayer, autrice di "Guardami!"

CRONACA - 18 05 2022 - Erminia Tropea Mayer

CONDIVIDI

/santa perpetua
Dopo la presentazione a Santa Perpetua della sua ultima pubblicazione, "Guardami!", l'autrice Erminia Tropea Mayer ha voluto condividere con i lettori questa sua riflessione.

Santa Perpetua – Tirano – io - Guardami!: il mio romanzo

Lunedi 16 maggio, sono a Tirano alla stazione sono le 8.30 del mattino, devo tornare a casa e sto aspettando un treno che mi porterà a Milano, ne prenderò un altro che mi riporterà a Mattarana sopra Levanto. Passerò nel giro di una giornata da un paesaggio alpino ad un paesaggio appenninico sul mar Ligure. Mi siedo in un bar, ci sono donne con bambini, qualche vecchio che sorseggia il caffè, un doganiere con una bella cadenza napoletana parla animatamente e dice che lui non legge e non scrive perché non ha nessuna necessità di farlo…non ho seguito il senso del discorso, ma la sentenza  mi lascia incredula. Sono impegnata con il gestore del bar che deve portarmi un cappuccino, non ho capito se è cinese o coreano, è molto gentile e mi dice candidamente:Glazie!- quando pago…Mi sono seduta casualmente in un tavolino che mi permette di appoggiare la spalliera della sedia al muro e osservare il campanile del Santuario della Madonna che svetta solo, libero e regale tra gli alberi del bellissimo viale. Mi sembra una processione di tronchi agili e ben distanziati tra loro con le chiome ordinate, sono come soldati in marcia con teste fronzute verdissime e cariche di storia . Alzo lo sguardo e sulla collina verdognola e ancora incerta non solo nel colore, ma anche nella vegetazione, che sta aspettando la maturità dello sviluppo estivo, c´è Santa Perpetua. Provo una fitta al cuore osservando la chiesa, la prima cosa che mi salta alla mente è quella di lasciare la valigia e il cappuccino e recarmi a piedi verso quella sacra dimora che mi chiama e mi vuole. Signori valtellinese, gente di Tirano nati e cresciuti all´ombra del maestoso santuario dovete la vostra storia passata a questa magica e piccolissima chiesa che sopravvivrà a tutti voi, a me che non sono delle valle, ma che la amo e che davanti alla sua pura armonia  mi inginocchio non solo con il rispetto che si porta ad una anziana signora, ma con l´umiltà e il rispetto che si ha per un oggetto sacro, prezioso che per una casualità potrei trovarmi tra le mani. Continuo a guardare la chiesa e nella borsa ho una copia, l’unica che mi è rimasta del mio romanzo GUARDAMI!  Sono stata invitata con la direttrice della società Dante Alighieri di Sankt Gallen, la dottoressa Eleonora Rothenberger,  dall´Assessora alla cultura dottoressa Sonia Bombardieri, dalla direttrice della biblioteca dottoressa Vania Fasolo e dal professor Gianluigi Garbellini storico e studioso della chiesa. Devo a quest´uomo la riconoscenza di avermi fatto conoscere questo monumento 27 anni fa. Nulla davanti alla lunghissima vita del piccolo tempio può paragonarsi agli anni impiegati da me per stringere un rapporto affettivo con esso. Sia la Santa, che la chiesa sono cariche d´anni, di storia e vita vissuta. Il piccolo sacello battuto dal vento, sferzato dalla pioggia, scaldato da un sole di montagna confortevole e brillante nella luce rarefatta che solo i boschi e le foreste alpine possono dare non muteranno nel futuro. Chi leggerà cio´che sto scrivendo molto probabilmente per un attimo si immedesimerà facendo proprio il mio sentimento e la mia commozione. Il desiderio è di far sì che il mio libro sia letto da tanti e sia apprezzato e accettato perché in quelle pagine è sintetizzata la capacità di raccontarmi e mettere in “piazza” la presunzione di volermi confrontare con la padrona di questa casa mistica, una Santa che in comune con me ha la certezza di essere nata sul mare. Spero di essere riuscita a trasmettere l´alchimia che da anni mi ha attratto verso questa chiesa e la sua santa che da tanto convivono nella perfezione. Immagino che  questa mattina santa Perpetua sia scesa dall´abside e mi abbia osservata dietro al vetro della monofora, vorrei che fosse triste come me che a fatica  lascio questo bar perché a breve arriverà il treno,  mi porterà via da questa cittadina che tanto bene mi ha accolta, dovrò dire arrivederci alla chiesa, ma sono certa di ritornare a Tirano e prometto a Santa Perpetua di salire da lei,  le porterò rose bianche come eterna riconoscenza per avermi dato la possibilità di scrivere un libro che ha cambiato totalmente la mia vita. Entro in stazione, l´incantesimo si è rotto: c´è tanta gente frastornata e contrariata perché lo sciopero di ieri, ha compromesso i progetti di studenti, di turisti, di gente comune tutta pigiata in tre vagoni, signore anziane che non riuscivano quasi a stare in piedi tra borse e valige, bambini nervosi e qualche cane spaventatissimo. Ed io che sono riuscita a sedermi ho continuato a guardare quel dirupo, quel dente di roccia dove Santa Perpetua come una primadonna osservava quanto l´essere umano è fragile e indifeso…è bastato uno sciopero per mettere tutti a disagio mentre lei dalla sua abside impassibile ci lascia andare lontani, alle nostre case, alle nostre attività al nostro domani.

 

Erminia Tropea Mayer

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI