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Troppi ciclisti morti sulle strade

CRONACA - 02 12 2022 - Guido Monti

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/bici da corsa

All'indomani della tragica scomparsa del campione di ciclismo Davide Rebellin, coincisa con quella di un 16enne deceduto in analoghe circostanze, torna in primo piano il dramma dei tanti appassionati della bicicletta che hanno perso la vita in incidenti occorsi mentre erano intenti a pedalare. Le cifre sono spaventose: nel 2021 sono morti 180 ciclisti e altri 105 nei soli primi otto mesi dell'anno in corso, ovvero quasi uno ogni due giorni, un triste tributo di vite che coinvolge pure la provincia di Sondrio. Le nostre strade sono sempre meno sicure, incluse le piste ciclabili dove la promiscuità dei fruitori determina spesso situazioni ad alto rischio.

 

Chi scrive ne sa qualcosa, essendo rimasto vittima in sella alla sua bici di un sinistro avvenuto all'intersezione del sentiero Valtellina con una via comunale che, con maggiore attenzione reciproca da parte di entrambi i protagonisti del fatto, poteva essere evitato con tutte le sgradevoli conseguenze del caso. L'indisciplina degli utenti della rete viabilistica è accertata, e non ne sono esenti i pedalatori e perfino i pedoni, ma è indubbio che la pericolosità dei veicoli a quattro ruote sia di gran lunga maggiore di quella dei velocipedi o di mezzi simili, anche se adesso vanno di moda i monopattini che sicuramente non garantiscono una totale sicurezza a chi li conduce. L'invito agli automobilisti, e ancor più ai camionisti, è quello di essere prudenti e di restare ben vigili per evitare di incorrere in imprevisti che possono recare grave danno a se stessi e/o agli altri utilizzatori delle arterie stradali.

 

Guido Monti

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