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Tangenziale di Tirano, non è ancora troppo tardi

CRONACA - 10 01 2023 - Santo Spavetti

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/Tangenziale di Tirano

La circonvallazione di Tirano è necessaria ed urgente, pertanto il tracciato dovrebbe essere quello piu' idoneo - galleria DOSSO di 2044 mt- realizzazione in tempi certi, 2/3 anni (come galleria Castelbello-Colsano- vedasi RELAZIONE inviata ad ANAS), e con il miglior rapporto costi benefici, evitando rischi e imprevisti, cosa che l’ attuale tracciato e’ palese non garantisce. Con questo tracciato e’ palese il rischio di ripetere la situazione che si e’ verificata in Valle Camonica a CAPO di PONTE-SS 42 del Tonale, dove il tracciato fuori terra e’ stato spostato in galleria a lavori in corso a seguito di ritrovameno di rocce istoriate (peraltro che erano gia’ note,ma a quanto pare facevano comodo gli “imprevisti”), 2 km sono stati abbandonati e spostati con variante in galleria lunga ca 1800 mt, il tratto abbandonato e’ ora adibito a parcheggio e la galleria di 300/400 mt a cantina -DURATA LAVORI 19 anni.
INVIO RELAZIONE GEOLOGICA CHE ILLUSTRA I RISCHI DEL TRACCIATO, evidenziati da VAS e carte di rischio.

 

Le frane e colate detritiche,la caduta massi e l' esondazione in fascia A del PAI possono avvenire anche nei 5 anni di lavori con necessita' di spostare il tracciato, reperire risorse,ecc., a Capo di Ponte i lavori per progettazioni simili i lavori sono durati 19 anni spostando ad appalto aggiudicato all' ATI COLLINI/COSSI, dopo ca 15 anni dall' appalto ca 2 km da fuori terra in galleria per il ritrovamento di ROCCE CON INCISIONI (che in realta' erano gia' note) e' verosimile il tracciato sia stato previsto li appositamente per gli utili per l' impresa per varianti.A TIRANO c'era la galleria di 2044 mt-PROGETTO DEFINITIVO di PRO ITER del 2003-gia' approvato dal CDA di ANAS e si sposta fuori terra? in prossimita' del CASTELLO, con alta probabilita' di ritrovamenti archeologici, e 200 mt in trincea proprio sotto la Val Tigozzi, gia' esondata in passato e a rischio colate detritiche-debris flow. Forse il geologo non della zona, assunto appositamente dallo studio CORONA?, non conosce a fondo le problematiche dei conoidi e delle valli ALPINE, accentuate negli ultimi anni per i cambiamenti climatici, ma le vittime di CHIAREGGIO e di CIVO, dimostrano questi fenomeni non possono essere sottovalutati. LA VERIFICA IN MERITO A FRANE E COLATE DETRITICHE -debris flows e' stata richiesta anche dal CSLP, ma non e' stata fatta.

 

E' EVIDENTE NEL PROGETTO NON SONO STATE CONSIDERATI I RISCHI DELL' OCCUPAZIONE DELLA FASCIA A  del PAI e FRANE.
LE SEGNALO CHE ‘ NECESSARIO PER RAGIONI DI SICUREZZA del tracciato, realizzare la galleria DOSSO di 2044 m, CON VARIANTE IN CORSO D’ OPERA E’ ANCORA POSSIBILE EVITARE I RISCHI, al posto del tratto TIRANO sud/BIANZONE andrebbe realizzato il tratto TIRANO-LOVERO(essendoci gia' progetto definitivo, l' esecutivo della galleria DOSSO e tratto Campone/LOVERO e' fattibile in 5/6 mesi(tempi dell’ esecutivo variante della Tramezzina- inoltre per le gallerie la INC,potrebbe spostare a TIRANO la “TALPA” ora utilizzata sul lago di COMO,riducendo i tempi di realizzazione).
La maggior coda si crea a monte di TIRANO,per cui andrebbe realizzato prioritariamente il tratto a NORD (Campone/Lovero),rispetto al tratto Tirano/Bianzone in aree a rischio, tratto per cui basterebbe riqualificare la sp. 24- inoltre la salita’ del Campone ha una pendenza del 8% e in caso di neve il traffico si blocca. Il tratto Campone/Lovero non comporta problemi ambientali, essendoci progetto definitivo di PRO ITER con galleria Cologna di 1900 m, cantierabile in 6 mesi. EVITANDO I RISCHI DEL TRACCIATO, in caso di frane o esondazione del cantiere che possono avvenire durante i lavori,con allungamento dei tempi della necessaria variante. In fondo alla RELAZIONE allegata e' illustrata la VARIANTE ancora possibile.

 

NELLA FASCIA A del PAI, di fronte al POSCHIAVINO e' necessario, spostare il tracciato o realizzare VIADOTTO,per evitare rischio esondazione.

 

Geom. Santo Spavetti

 

 

Documentazione allegata:

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2 COMMENTI

16 01 2023 08:01

ssp

In merito al rischio FRANE e COLATE DETRITICHE basta chiedere al geologo Maurizio AZZOLA ,esperto in merito, e' evidente che ci ono RISCHI, si aspettano le vittime? Si puo' ancora cambiare , realizzando il tratto TIRANO -LOVERO invece del tratto Tirano - Bianzone, dove c'e' anche il rischio ghiaccio , la salita prima del Dosso ha pendenza del 6 %, con neve il traffico si blocca per chi sale e per chi scende una pista di "volo" , mentre con con il progetto definitivo di PRO ITER , l' imbocco della galleria e' nella zona pianeggiante e prima dell' imbocco il tracciato e' spostato dal piede della montagna, lasciando un vallo che protegge (VA) da frane e caduta massi. Invece di finanziare 94 milioni a Livigno e milioni per altre localita' per "opere" in taluni casi ridicole come la pista panoramica e parcheggio interrato a Magnolta, funivia verso il Pian di Gembro ,ci arriva la strada. Rispetto al tratto Tirano - Bianzone, visto che la maggior coda si crea a monte, e da Tirano la coda arriverebbe oltre la prevista rotonda del Campone, la salita del Campone con pendenza del 8 %, in caso di neve il traffico si blocca, i TIR, dopo la rotonda slitterebbero e il traffico si blocca, DOVREBBE ESSERE PRIORITARIO IL TRATTO TIRANO-LOVERO; comunque se i politici, vogliono finanziare anche altro, non lo possono fare realizzando la tangenziale "monca"/incompleta, FINANZINO ANCHE GLI 80/100 MILIONI PER REALIZZARE LA TRATTA TIRANO/ LOVERO.Il SINDACO di Villa va ascoltato, come espongo nella relazione allegata, con l' occupazione della fascia A del PAI con rilevato, si pone a rischio esondazione la piana di Villa, con deposito di idrocarburi e case e attivita' . Va redatta variante sostituendo il rilevato con strada a raso che segua la prov. 24, in modo da non modificare l' area di laminazione. Collegando la variante alla SS 38, da via dell' Artigianato- sottopasso esistente, con nuovo ponte come previsto dal PGT di TIRANO, evitando la rotonda in conoide a rischio FRANE (rischio documentato dalla VAS del Comune di TIRANO)e "ingresso a Tirano centro" da via argine del Poschiavino, con incrocio pericoloso adiacente al ponte sul Poschiavino e passaggio a livello a IMBUTO. Come si fa a prevedere l' ingresso a TIRANO CENTRO, senza sottopasso della ferrovia, senza rotonda di inesto al Ragno?, siamo all' indecenza. SUI DOCUMENTATI RISCHI ELENCATI NELLE RELAZIONI ALLEGATI, serve che la Procura richieda la CTU, del Geologo Maurizio AZZOLA, prima ddi vittime (frane e massi possono cadere anche sugli operai), e' evidente nel progetto esecutivo si e' seguita la variante del 2007, senza tener conto dei rischi individuati dalla VAS, successiva- del 2009- e il diverso grado di sicurezza imposto dai cambiamenti climatici, per accentuazione rischio esondazione e COLATE DETRITICHE/debris flows, nei conoidi attraversati con tracciato a raso, quindi a richio, fenomeni che non possono piu' essere considerati imprevedibili. Buona giornata-geom. santo spavetti

10 01 2023 08:01

Cipi

Ho letto già parecchie volte gli articoli del Geom. Spavetti, possibile che non si possa prendere in seria considerazione le sue argomentazioni ?