MENU

Rilancio del “Morelli” tra paladini, contraddizioni ed ipocrisie

CRONACA - 28 11 2022 - “Rinascita Morelli Autonomo”

CONDIVIDI

/lettera aperta

La recente individuazione del dott. Mario Melazzini quale Dirigente dell’ospedale di Sondalo ha segnato anche il tentativo di Sertori (assessore regionale alla montagna), Saporito (direttore della ASST Valtellina ed Alto Lario) nonché dei sindaci dell’Alta Valle di presentarsi all’opinione pubblica come paladini del rilancio del “Morelli”, tutti uniti e compiaciuti nella foto di rito recentemente pubblicata.

             Ai rinnovati auguri al dott. Melazzini di poter lavorare in piena autonomia e proficuamente nell’ambito dell’incarico affidatogli nonché in netta discontinuità rispetto al passato, aggiungiamo ora uno rivolto ai signori della foto predetta: che voltino pagina rispetto alle loro contraddizioni ed ipocrisie!

             Cominciamo da Sertori:

  • è colui che, tre anni fa, ha sostenuto il “Piano del Politecnico”, il quale ha dato il via all’azione, voluta e programmata, di depotenziamento del Presidio di Sondalo;
  • è colui che, un anno fa, affermava che il “Morelli” non costituiva un problema e che era solo oggetto di polemiche sterili, animate da secondi fini, da parte del Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”;
  • è colui che, pochi giorni fa, ha parlato invece di necessità di rilancio dell’ospedale di Sondalo.

             Insomma, nello sforzo di rifarsi “la verginità perduta” e nonostante la batosta elettorale della Lega di due mesi fa, Sertori ritiene di avere ancora credito e fiducia tra la gente di Valtellina e Valchiavenna tale da atteggiarsi come “salvatore del Morelli”.

             Vi è poi Saporito, la cui gestione della nostra ASST è nota quale la peggiore di sempre oltre che strumentale al disegno regionale di “smantellamento” del “Morelli”.

             Ora sorride insieme ai sindaci dell’Alta Valle, anche lui nell’intento di mostrarsi come “pedina” fondamentale nel rilancio dell’ospedale, dimenticandosi che gli stessi sindaci, in posa con lui nella foto, gli hanno chiesto due volte le dimissioni per manifesta inadeguatezza.

             Neppure i sindaci dell’Alta Valle hanno evitato la tentazione di autocelebrarsi, dimenticandosi che:

  • hanno perso (e fatto perdere) due anni di tempo, mentre la situazione del “Morelli” precipitava, percorrendo ostinatamente la strada sbagliata della “Fondazione di partecipazione pubblico-privata”, nonostante le continue sollecitazioni, anche nostre, ad abbondare l’idea;
  • nel vivo della campagna elettorale amministrativa (giugno 2022), hanno aderito al documento del Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”, condividendone integralmente il contenuto per poi dissociarsi a campagna elettorale conclusa;
  • i cittadini, anche per questa ragione, hanno disertato le urne ed oggi alcuni sindaci governano pur non avendo la partecipazione al voto superato la soglia del 50% nei Comuni da loro amministrati, condizione mai verificatasi in precedenza.

            Sertori, Saporito e sindaci dell’Alta Valle: tutti uniti nel ritenere il Movimento popolare un elemento di continuo disturbo, peraltro identificato erroneamente nei suoi dirigenti anziché nelle migliaia di cittadini che rappresenta:

  • quei cittadini che hanno fatto “sentire la loro voce” prima in una straordinaria raccolta firme (22 mila)    e poi nell’ultima tornata elettorale;
  • quei cittadini che paiono già pronti a “dire la loro” anche alle prossime elezioni regionali;
  • quei cittadini che invitano “i signori della foto” a lasciare “lavorare in pace” il dott. Melazzini.

             Del resto non si sente per nulla il bisogno di attingere da coloro che -   con le tante contraddizioni di questi anni e con un discreto tasso di ipocrisia -  si presentano ora quali paladini del rilancio del “Morelli”.

 

Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”         

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI