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L’ascesa in ascensore o in funicolare alla chiesetta di S. Perpetua

CRONACA - 04 07 2022 - Ezio (Méngu)

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/funicolare
Un esempio di trasporto

Esaminiamo nel dettaglio le possibilità d’ascesa alla bella chiesetta di S. Perpetua. Dalla Basilica di Madonna di Tirano per giungere alla antica e venerata chiesetta vi sono tre vie.

 

La prima via passa per la località “ Ragno “ di Villa di Tirano. E’ forse la via più comoda poiché si può raggiungere la chiesetta in auto, ma raggiunta lo spazio di parcheggio intorno alla chiesetta è così esiguo che conviene appendere la macchina ad un chiodo. Se poi, caso fatale, incontri un’ altra auto sulla stretta via tra i vigneti, devi torcerti il collo per fare retromarcia, minimo per duecento metri e dar spazio all’altro. Per quella strada si può giungere anche a piedi alla millenaria chiesa ma a conti fatti dalla Basilica di Madonna di Tirano dovrete scarpinare per quasi tre chilometri e un turista ci pensa due volte prima di fare quel pellegrinaggio. Preferisce dedicare quell’ ora occorrente tra andata e ritorno in altro modo. 

 

La seconda via è un sentiero erto che si innesta subito dopo il “ponte dei  Sospiri “ sul torrente Poschiavino presso le case del Santuario. Per superare quel dislivello di circa 700 metri ci vogliono scarponi con suola buona, un bastone di appoggio per sorreggersi nelle scivolate sullo sterrato e tra gradini irregolari. L’unica consolazione è che in caso di un ruzzolone non cadrete nel torrente, ma rotolerete tra i pali aguzzi di castagno dei vigneti.  Per gli anziani consiglio la visita medica che certifichi cuore buono e nessun sintomo di labirintite. Chi sale in inverno, usi i ramponi e si attacchi alle corde o alla recinzione a lato sentiero.  

 

Poi c’è la terza via che è lunga poco meno della prima partendo dalla Basilica, però in più c’è il pericolo. Essendo a volte assorti in preghiera, nell’ attraversamento e lungo la statale che porta a Piattamala, c’è il pericolo d’essere travolti dalle auto e, in questo caso raggiungere la Santa in Cielo prima del vostro tempo. Su questa mulattiera si potrebbe accedere a dorso di mulo ma non lo consiglio a chi ha le emorroidi. Usando la lettiga i costi potrebbero essere proibitivi poiché occorrerebbero quattro portantini. Chi ha mal di gambe si scordi quel tragitto e usi l’elicottero, un buon pilota può lasciarvi calare sui prati poco sopra la chiesetta.

 

Allora, o venerata Santa Perpetua, quale percorso ci consigli affinché i turisti possano visitare la Tua chiesetta in tempi ragionevoli, senza fiatone e con poca spesa?  

 

Sei forse stata Tu a suggerire al bravo costruttore edile di Madonna di Tirano, circa trenta anni fa, ora  in cielo a costruire  condomini dalle finestre rotonde? Tranquilli, non sto parlando di un progettista di vie ferrate per il Coaster. Ricordate quel mega progetto d’una via di trasporto su binario che voleva portarci da Tirano in Trivigno e in altri posti spettacolari e poi dopo mille discussioni tecniche, paesaggistiche ed economiche, il progetto è sfumato come neve al sole? Sì, dai ! E’ nel nostro carattere valligiano prendere le novità con le pinze e fare accanite discussioni sul “ pro e contro “ .  Fuori dai denti dirò che noi amiamo le nostre vecchie strade di montagna di sessanta anni fa strette e dai muri cadenti. Amiamo maggenghi che ormai sono andati quasi a zerbo, boschi dove occorre il machete per addentrarvi, mulattiere  e sentieri ormai segnate solo sulle carte topografiche. Sono patrimonio nostro e che nessuno ce li tocchi !  Ma sì, dai ! Andiamo avanti così che rimarremo sempre e in ogni luogo con il cerino acceso in mano e ci scotteremo le dita.  Pace all’anima del progetto via Coaster, qualcuno sarà stato deluso, altri contenti per il “ nulla di fatto “ . Ormai è acqua passata, non macina più  e ce ne siamo fatta una ragione !

 

Orbene dicevo che al bravo costruttore “ Madunàsch “  l’ispirazione forse  era venuta dall’alto.  Ben sobrio e con occhi intelligenti mi aveva detto in un bar di Madonna guardando la chiesetta di S. Perpetua  e appoggiandosi con la bocca al mio orecchio destro : “ Méngu, che ne dici di costruire un ascensore in galleria o una piccola funicolare che dal “ ponte dei Sospiri” giunga in un grazioso giardino, un punto di ristoro, solarium, e tutto ciò che il perfetto turista gradisce ? In cinque minuti superi i 70 metri di dislivello e porti i turisti in un luogo panoramicissimo che spazia su tutta la Valle ! “.

Questa sua idea mi è rimasta in testa e mi svolazza tutte le volte che vedo quel luogo poco frequentato dai turisti che giungono a Tirano con il Trenino Rosso e con altri mezzi. Moltissimi giungono a Tirano per il tempo di una giornata. Il loro tempo a disposizione è contato e quel poco lo vogliono sfruttare per benino visitando la nostra cittadina, il nostro bel Paese. Sono certo che vorrebbero visitare anche quella millenaria chiesetta che fa da quadro appeso all’intera Tirano, ma il tempo è tiranno e l’ascesa alla Chiesetta a piedi lo ingoia.

 

A distanza di tanti anni mi domando: chi sarà quella Amministrazione tiranese o quel “ mecenate “ che in qualche modo farà diventare realtà  l’idea geniale del “Madunàsch “ ? Probabilmente dovranno ancora nascere  quei bravi Amministratori , ma sono certo che nasceranno e il sogno del “ Madunàsch “ diventerà  una fruttuosa realtà.

 

 Ezio (Méngu)

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