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In Valtellina sbarca il progetto “Sente Mente”

CRONACA - 20 09 2019 - Redazione

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/Letizia Espanoli e Simona Sertorio

Sta riscuotendo grande attenzione anche in provincia di Sondrio il rivoluzionario progetto Sente Mente ®, modello italiano che svela nel dolore della demenza e dell' alzheimer inimmaginabili opportunità per consentire a quanti sono confinati nel baratro silenzioso di tali malattie di vivere al meglio la propria quotidianità attraverso l'empatia delle parole che curano.

 

A ideare il nuovo modello assistenziale, atto a riumanizzare contesti lavorativi e che rimette al centro la persona, è stata nel 2014 Letizia Espanoli, brillante formatrice friulana che da oltre 31 anni opera nell'ambiente socio sanitario educativo. Una vera e propria svolta in campo assistenziale che sta portando a risultati tangibili e verificabili attraverso l'insegnamento di dialoghi costruttivi ed empatici e si concentra su ciò che la persona che vive con la demenza ha ancora da offrire e non su ciò che ha perso. La novità si rivolge in particolar modo a chi opera a stretto contatto con anziani, ma anche a tutti coloro che ogni giorno si prendono cura di un familiare affetto da questa malattia.

 

A credere per primi all'azione delle figure professionali chiamate "felicitatori", ossia coloro che danno vita alla "mission" riuscendo a sviluppare importanti e mirate strategie di intervento dalle avanguardistiche prospettive, sono stati i comuni di Bianzone e di Villa con i rispettivi sindaci, Alan Delle Coste e Franco Marantelli. Diversi altri comuni stanno portando avanti l’iter per poter entrare ufficialmente nella Sente Mente Comunità che, attualmente, conta 44 amministrazioni italiane amiche. Nelle prossime settimane avranno luogo “giornate aperte” e momenti specifici rivolti alla cittadinanza per poter meglio conoscere il progetto.

 

A condurre il percorso di conoscenza la professionalità di Simona Sertorio, anima dei felicitatori della Valtellina e felicitatrice senior del Sente Mente ® Project, che sarà presente anche il 26 settembre a Villa di Tirano, al centro polifunzionale, alle 20.30 (durante la serata si potrà assistere, inoltre, allo spettacolo teatro danza "La vita non finisce con la diagnosi"). "A partire dal mese di ottobre prenderà avvio il percorso dei laboratori offerto non solo alle famiglie residenti nei comuni che hanno aderito al progetto, ma rivolto a tutto il mandamento tiranese - spiega Sertorio - "Gli incontri saranno 12 a cadenza settimanale durante i quali i partecipanti, attraverso la sperimentazione diretta di situazioni trasformanti, intervallati da “pillole” di trattazione teorica, saranno allenati alla resilienza e alla possibilità e condotti oltre lo stato di impotenza per guardare con occhi nuovi alle persone che amano e di cui si prendono cura. Contemporaneamente ai laboratori, e durante il primo semestre del 2020, verranno organizzati numerosi appuntamenti ("59' per spettinare la demenza") rivolti alla cittadinanza, finalizzati a far conoscere a più persone possibili “chi è” una persona che convive con la demenza".

 

Ricercare nella persona che vive con demenza "tutto il bello che ancora c'è" , far risaltare la capacità di provare emozioni, che gli individui possiedono fino all'ultimo respiro, e sentire quelle degli altri ("Mente che sente" e non "De - Mente"). E’ questa la sfida di Sente Mente. “La lotta allo stigma non si fa con le parole ed i convegni, ma lavorando nel tessuto sociale, insegnando alle comunità che la demenza può far paura, ma è ancora terra di amore, di incontro, di istanti di vita e felicità. E’ straordinario sapere che ad oggi 46 amministrazioni comunali stanno vivendo questa esperienza” ribadisce Letizia Espanoli.

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