MENU
/macchina da scrivere

Covid 19: una Tirano insolita e tanti primi grazie

CRONACA - 16 03 2020 - Ivan Bormolini

CONDIVIDI

/tirano

(Di I. Bormolini) Venerdì pomeriggio scorso: come tantissimi di noi, in questo momento difficile e denso di preoccupazioni, esco di casa solo per motivi di lavoro. Ma lo sappiamo, ogni tanto la dispensa è da rifornire e pure l'armadietto dei medicinali.

Tre brevi tappe per il necessario. Da alcuni giorni, risiedendo in zona Cartiera ed avendo la fortuna di lavorare a pochi passi da casa, non mi recavo più in centro, solamente il tragitto casa lavoro e viceversa.

 

Venerdì ho trovato una Tirano davvero insolita e silenziosa, le due piazze principali quasi completamente senza auto in sosta e davvero pochissime persone per le vie.

Il tutto se pensiamo alle normali giornate, in assenza di qualsiasi emergenza, mi ha fatto riflettere. Un rapido giro in macchina, il nostro viale Italia quasi privo di traffico veicolare con marciapiedi deserti così come i luoghi di ritrovo all'aperto, piazza delle Stazioni non brulicava certo di turisti, il terminal bus di via Calcagno svuotato dal normale andirivieni di persone, a Madonna di Tirano la stessa cosa.

Siamo tutti o quasi chiusi in casa ed è giusto così.

 

Evidentemente i decreti, le ordinanze e gli accorati appelli, nel giro di pochissimi giorni ci hanno ulteriormente sensibilizzato sulla pericolosità del Covid 19, ( “CO” Corona, “VI” virus, “D” disease, dall'inglese malattia, “19” l'anno in cui si è manifestato ).

Ci troviamo a fronteggiare una situazione a noi insolita che genera paure e timori, non sappiamo quando tutto questo finirà e quali saranno le conseguenze sul piano sanitario ed economico.

E' giusto dunque, direi doveroso non uscire se non per i motivi concessi dai decreti; è da parte di ogni cittadino non tanto un obbligo, quanto un dovere morale, un rispetto verso noi stessi e verso gli altri.

Lo stare in casa è un aiuto umile ma importante, per cercare di limitare quanto più possibile la diffusione del coronavirus, non è più il tempo di fare gli eroi con la presunzione di sentirsi immuni dal contagio.

 

Rimanere a casa per qualche tempo, diviene importantissimo anche per dare una mano alla nostra sanità che ormai al collasso.

Intendiamoci bene, ci sono medici ed infermieri che anche nella nostra valle stanno facendo l'impossibile per fornire le cure più adeguate. A loro si stanno aggiungendo altri professionisti in pensione che vanno negli ospedali a dare un ulteriore supporto al personale dei reparti.

Pensiamo anche ai giovani medici ed infermieri freschi di laurea che in questo momento si trovano per la prima volta in corsia. Rapidamente, oltre al rispetto di ferrei protocolli, stanno facendo un'inaspettata e rapida “gavetta”, ed anche la loro presenza è più che mai d' aiuto.

Finiamola poi di lamentarci o dire che i nostri medici di base, ed i loro colleghi di continuità assistenziale stanno esagerando nell'applicare norme o misure restrittive.

Chi afferma questo, oppure magari commenta sui social, evidentemente e purtroppo, non ha ancora la reale percezione di ciò che sta accadendo e di quello che avverrà nei prossimi giorni e settimane.

 

A livello nazionale e locale, quindi un primo e doveroso grazie va a medici ed infermieri. Non scordiamoci e questo è un dato di sabato, che in Lombardia sono più di uno su dieci i medici e gli infermieri positivi al coronavirus (12%).

Come già accaduto per altre circostanze, i valtellinesi si sono mostrati e si stanno mostrando solidali e sensibili.

Penso a coloro che gratuitamente hanno messo a disposizione del personale sanitario giunto da fuori provincia degli alloggi ed alla grande gara di solidarietà economica da parte di privati cittadini ed associazioni mirata a sostenere la nostra sanità di valle ed in particolare il Morelli. Grazie!

In tema di ringraziamenti, uno di questi va rivolto anche a quei commercianti che anche a Tirano, ancor prima del decreto del Governo, hanno deciso di chiudere le loro attività in maniera spontanea.

Un segno questo che va assolutamente apprezzato perché mirato a salvaguardare la salute di tutti, ancor prima degli inevitabili contraccolpi economici che comportano un'improvvisa ed inaspettata chiusura degli esercizi.

 

Grazie poi ai titolari di generi alimentari, farmacie ed altre attività la cui apertura è consentita, con dovute ed attente precauzioni. Mi raccomando, non sbuffiamo o non arrabbiamoci se gli ingressi in tali esercizi sono contingentati e va rispettato il metro di distanza da un cliente all'altro! Il tutto avviene per salvaguardare la nostra salute e quella di chi sta al bancone.

Certo al di là di tutto questo coronavirus una cosa ce l'ha insegnata. Abbiamo in parte riscoperto che per fare la spesa, c'è il negozio di quartiere, il supermercato cittadino, il fornaio, il pastaio, il macellaio e il fruttivendolo.

Magari nello stesso esercizio non troveremo tutto quello che ci serve, dovremmo fare forse qualche spostamento in più. Ma poi pensiamoci bene, non è neppure necessario muoverci da casa, perchè stiamo rivivendo quell'ormai scordato rito della consegna a domicilio, pareva un ricordo dei tempi passati eppure è tornato in uso. Grazie per questo vostro ulteriore impegno, è un contributo importante che ci consente di rimanere a casa tutelando anche e soprattutto le persone anziane e tutti coloro che per patologie pregresse o in atto, devono assolutamente ed obbligatoriamente non uscire al fine di evitare il rischio di contagio e le peggiori conseguenze che ne potrebbero derivare.

 

Non dimentichiamoci poi dell'impegno messo in campo dall'amministrazione comunale.

E' stato allestito il COC (Centro Operativo Comunale), in ottemperanza alle direttive della Prefettura di Sondrio.

Si tratta di un organo di coordinamento dell'emergenza ed è stato messo in funzione per motivazioni precauzionali.

Importante è segnalare l'attività delle assistenti di comunità ( local coach ) di Sbrighes; in quest'ambito si raccolgono e si raccoglieranno, i bisogni che la comunità tiranese manifesterà per valutarne l'attivazione e gli interventi di supporto necessari.

In questo frangente è giusto ribadire che il progetto non prevede segnalazioni di natura sanitaria o socio-sanitaria, per i quali è necessario rivolgersi alle strutture competenti e contattare il medico di base.

L'attivazione del progetto “Chiama Sbrighes”, è da considerarsi una positivissima iniziativa al fine di aiutare ad affrontare questo particolare momento.

Apprezzo inoltre il fatto che il nostro primo cittadino Franco Spada, utilizzando i canali social e la videoconferenza, non manca quotidianamente di tenerci informati sull'evolversi della situazione. Bellissima anche la pagina Facebook “Tirano (si) racconta. A tutte queste persone... Grazie!

 

In queste settimane anche il mondo della scuola pur avendo le aule deserte, si è attivato in vari modi e non si è mai interrotto il contatto tra dirigenti,docenti, famiglie e alunni. Un lavoro di coordinamento non facile, una chiusura delle scuole prima per poco e poi per un tempo ben più prolungato, ci sta dimostrando l'eccellente organizzazione di questo prezioso mondo. Grazie!

Tra i tanti uomini e donne impegnati su vari fronti, non si scorda l'impegno profuso dalla Protezione Civile e da tutte le Forze dell'ordine, impegnate a vigilare sul rispetto dei decreti ed ordinanze.

E' bello lo slogan “Andrà tutto bene”. Tutti insieme ne usciremo. Nel frattempo però ribadisco l'importanza del rispetto delle regole, stiamo a casa il più possibile, evitiamo inutili assembramenti. Credo che in moltissimi lo abbiamo compreso.

Un enorme e primo grazie: “Andrà tutto bene”.

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI