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Casa di riposo Villa di Tirano: chiesto un dono per il personale

CRONACA - 12 12 2020 - Sebastiano Caniglia

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/Casa di riposo Villa di Tirano

Carissimi

Chi vi scrive è Sebastiano Caniglia, Presidente della Fondazione Casa di Riposo Bongioni Lambertenghi che ha sede nel nostro Comune [Villa di Tirano, Ndr].

E’ la prima volta che mi rivolgo a tutta la Comunità e lo faccio grazie alla disponibilità e alla collaborazione del nostro Arciprete Don Luigi Pedroni e del nostro Sindaco Franco Marantelli.

 

Ho scelto di fare questa azione, in accordo con il CdA dell’Ente, perché sento tutta l’urgenza di chiedere a voi tutti di farci un grande dono per questo Natale. Vi chiedo una profonda e sentita “carezza” non solo per gli anziani che risiedono in Casa di riposo, ma anche e soprattutto per il personale, dipendente e libero professionista, che quest’anno si è dedicato con un surplus di umanità alla premurosa cura dei nostri cittadini più fragili.

Ora è arrivato il momento di riempire di calore, affetto e stima il loro serbatoio emotivo. Questi professionisti hanno bisogno e hanno il diritto di essere visti e riconosciuti come mai prima d’ora.

 

Come ben sapete molti di loro sono stati colpiti dalla malattia. Nessuno di loro è stato realmente asintomatico. La maggior parte ha avuto febbre e dolori incredibili, ha perso totalmente il senso del gusto e dell'olfatto. Chi non è stato colpito dal virus o chi è rientrato al lavoro dopo la quarantena, ha coperto e tuttora lo fa, turni incredibili, sacrificando spesso anche il tempo destinato alle proprie famiglie.

 

Chi si è ammalato e chi no, a partire dal mese di marzo di quest’anno, ha vissuto nella costante paura di “infettare” gli anziani a loro affidati e di essere veicolo del virus all’interno del proprio nucleo familiare.

Non potete immaginare la ferita al cuore, la paura e lo sconforto nel momento in cui questo maledetto virus è entrato all’interno delle nostre mura.

 

Le famiglie dei nostri anziani non hanno potuto accompagnare a quell’ultimo saluto le persone amate e i nostri gli operatori si sono fatti le loro mani che accarezzano e la presenza che accompagna nel fine Vita.

Abbiamo chiesto loro davvero tanto. Ora tocca alla Comunità restituire con un semplice gesto di profonda gratitudine. Abbiamo bisogno di sentirvi accanto.

 

Scriveteci una lettera, un biglietto, una cartolina in cui dalle vostre parole possa emergere la Verità del Natale che è Dono, Amore, Gratitudine, Tenerezza, Gentilezza, Amicizia.

Potete venire personalmente a imbucare il vostro scritto nella casella della posta della Fondazione. Oppure potete spedirla all’indirizzo di Via Beltramelli 39.

 

Noi poi troveremo il modo di valorizzare i vostri pensieri e le vostre parole, magari decorando un grande albero di Natale per tutti i nostri anziani e operatori.

 

Anche Gesù nacque in un momento storico davvero sfidante e in condizioni estreme, al freddo e al gelo, riscaldato solo dal fiato di un asino e di un bue, di notte, quando tutto era chiuso... Ma è nato!! Nonostante tutto.

 

Insieme possiamo scegliere di tenere viva la luce della Speranza e la voce della gratitudine. Oggi che è Natale ancora di più.

 

Grazie.

Sebastiano Caniglia

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