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Alla scoperta del sorriso e della gentilezza

CRONACA - 18 08 2017 - Méngu

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/sorriso

Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso.
(Madre Teresa di Calcutta)

Le parole gentili non costano nulla. Non irritano mai la lingua o le labbra. Rendono le altre persone di buon umore. Proiettano la loro stessa immagine sulle anime delle persone, ed è una bella immagine.
(Blaise Pascal) . 

 

Dopo aver letto queste due frasi di personaggi che tutti conoscono, mi sono regalato un giro turistico nella mia città di Tirano per poter capire se il sorriso e la gentilezza abitassero in casa nostra. Il mio giro l’ho fatto nei  giorni di caldo d’agosto, con  un elegante e affollato viale Italia d’un andirivieni di turisti nell’attesa o dopo il viaggio- spettacolo  che solitamente offre il Trenino Rosso del Bernina.  Altri erano reduci dalla visita della basilica di Madonna di Tirano, dei musei, altri ancora dai palazzi storici e altri erano nell’attesa di un buon pasto con cibi e vini locali.

 

Io, essendo  indigeno  e conoscendo  bene la mia città  mi sono avventurato, dopo aver letto le frasi celebri dei due autori citati, alla scoperta del sorriso e della gentilezza. Insomma volevo sapere se  il sorriso e la gentilezza erano di casa nel mio paese; due caratteristiche umane che illuminano i cuori e la mente in ogni luogo. Sarà stata per la giornata  gradevole, assolata, sarà stato forse per il mio stato d’animo predisposto in questa occasione a pensare positivo, ma è stata una scoperta meravigliosa che consiglio anche a voi.

 

E’ un giro panoramico che costa poco o nulla. Ero in bicicletta sul viale Italia, lato Sondrio. Andare in bicicletta sui viali, con l’andirivieni di gente, di ragazzini, di mamme con il passeggino non è una bella idea. Il continuo zizzagare tra le persone può essere pericoloso, fastidioso per pedoni e ciclisti. I vigili urbani probabilmente lo tollerano poiché percorrere la statale trafficatissima in biciletta v’è grande probabilità di essere investiti.

 

Orbene malgrado il mio fastidioso zizzagare tra le persone, tra i passeggini,  tra ragazzini turbolenti sfuggiti alle madri, tutte le persone incontrate  sono state tolleranti,  alcune addirittura sorridenti alla mia richiesta di passaggio. Ho incontrato un gruppo di tedeschi che, addirittura si è schierato ordinatamente  da un lato durante il mio passaggio senza ombra di fastidio. Non è mancato il mio “ Danke “  con sorriso e loro “ Bitte schön” placido e bonario. Andando oltre, ho notato che tante persone aspettavano pazientemente l’agognato “ omino verde “ presso il semaforo. Sebbene  “ l’omino “ apparisse dopo due interminabili minuti tra il frastuono di camion macchine e la puzza di gas di scarico, nessuna persona era spazientita. Nell’attesa ho notato  convenevoli e sorrisi sui visi della gente locale.  Appresso e più giù, presso i tavolini dei ristoranti ho notato graziose cameriere che servivano con gentilezza i clienti. Più in là, in eleganti e confortevoli bar affollati di gente, sui visi delle persone si poteva notare un senso di piacevole relax.

 

Passato sul viale lato monte, giunto presso una affollata gelateria, sento un richiamo: “Nonno come stai?“. Guardo e vedo un cameriere allegro, gentile, con un sorriso largo come il ponte dell’Adda che mi fa un cenno di richiamo. Sono piccole cose, ma ho avuto piacere ! Il sorriso e la gentilezza fanno bene e proiettano una bella immagine nel nostro animo. Insomma sono una goccia di felicità.

 

Méngu 

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